Gela. I precari della scuola, che in provincia e in città sono tanti, tornano a farsi sentire e lo fanno con una lettera aperta, firmata dai “docenti specializzati su sostegno”. Pubblichiamo il contenuto della missiva.
Siamo un gruppo di docenti di sostegno, infanzia e primaria, della provincia di Caltanissetta che, come altre migliaia di colleghi, quest’estate ha compilato le 150 preferenze (al buio, ovvero senza conoscere le disponibilità delle scuole) per lasciarle nelle “mani” di un malefico algoritmo. Ogni anno, noi insegnanti precari, trascorriamo il mese di agosto tra ansie e tensioni, che si ripercuotono anche sulla famiglia, per colpa di un sistema di attribuzione incarichi che fa acqua da tutte le parti e che, soprattutto, non è trasparente. In particolar modo vogliamo puntare l’attenzione sulla provincia di Caltanissetta, nella quale si è verificata una situazione alquanto anomala e incresciosa. I primi di agosto il sito dell’USP di CL, pubblica le deroghe dei posti disponibili, che vengono destinati alle assegnazioni provvisorie. Dopo qualche giorno, vengono pubblicati i posti residui spettanti alle GAE (Graduatorie ad Esaurimento) e GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze): un numero veramente esiguo. Naturalmente uno shock per noi precari specializzati di 1^ fascia, alcuni anche con doppia specializzazione su n. 2 classi di concorso. Non si era mai verificato un caso tanto eclatante: i posti alle assegnazioni sono sempre stati dati, ma quest’anno ne hanno assegnati fin troppi. Come mai? Cosa è successo di diverso rispetto agli altri anni? Quello che continuiamo a domandarci: 1. esiste una normativa che permette di dare, quasi tutti i posti disponibili, alle assegnazioni provvisorie, come è successo nella provincia di Caltanissetta?”; 2. perché questo problema è sorto solo in questa provincia siciliana? Non crediamo che esistano colleghi che necessitino di un’assegnazione solo a Caltanissetta; 3. che criterio hanno adottato le altre province siciliane nel dare le assegnazioni, senza creare disagi ai docenti in GPS?; 4. tutte coloro che hanno avuto incarico annuale, tramite assegnazione, sono realmente munite di titolo di specializzazione sul sostegno? 5. È giusto vedersi scavalcati nell’assegnazione della supplenza, da docenti titolari della riserva (Legge 68/1999), ma sprovvisti di titolo di specializzazione? Quest’ultima circostanza risulta alquanto problematica, laddove la Legge 104/1992 all’art. 14 comma 6 prevede che: “l’utilizzazione in posti di sostegno di docenti privi dei prescritti titoli di specializzazione è consentita unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati”. È tutto il sistema di attribuzione supplenze che va rivisitato. Non si può essere considerati “rinunciatari” per un’intera classe di concorso e per tutto l’anno di supplenze, solo per non aver indicato tra le “preferenze” una scuola in cui si presenta una disponibilità, a causa della pubblicazione tardiva o mancata delle disponibilità da parte degli USP; – l’algoritmo non torna indietro, conferendo la supplenza ad un collega con un punteggio notevolmente inferiore: aspetto normato al comma 10 dell’articolo 12 dell’Ordinanza Ministeriale 112/2022 che dispone quanto segue: ‘L’assegnazione dell’incarico rende le operazioni di conferimento di supplenza non soggette a rifacimento. –cattedre e spezzoni, che ti assegna il Provveditorato e, di fatto, non esistono al momento della presa di servizio; – l’ errata assegnazione di incarichi, dovuta a punteggi inesatti e, nonostante segnalati nel termine indicato, mai corretti, rimessi in gioco nella tornata successiva, ma assegnati a colleghi con punteggio inferiore sempre perché, ormai scavalcati dall’algoritmo. – non si possono lasciare a casa docenti specializzati su sostegno che non hanno espresso tra le preferenze tutte le tipologie di contratto possibili (fino al termine delle attività didattiche, annuale, spezzone) ed interrompere il diritto alla continuità dell’istruzione degli alunni con disabilità e del diritto all’insegnamento dei docenti specializzati! Siamo stati totalmente abbandonati dai sindacati. Nessuno ci offre una risposta alle nostre domande. In più oltre il danno anche la beffa: non ci è consentito neanche di inviare le MAD (Messe a Disposizione) in altre province, perché presenti in GPS 1^ fascia, dando la possibilità ad altri colleghi, non specializzati, di occuparsi dei bambini disabili. Il sistema scolastico ci ha ingabbiati per la bellezza di due anni, in quanto l’aggiornamento delle graduatorie è biennale. Non abbiamo alternative, o diverse opportunità, per guadagnare i tanto agognati 12 punti di servizio annuali. Nella speranza che, in qualche modo, riusciamo a catturare l’attenzione dei vertici del sistema, auguriamo ai nostri alunni di finire in buone mani!