Gela. E’ inevitabilmente al centro di ogni attenzione amministrativa. Intorno al bilancio stabilmente riequilibrato, anche oggi in municipio non sono mancate verifiche e disamine tecniche. L’ipotesi dello strumento finanziario è stata definita di recente ma tutto ruota intorno a ciò che verrà deciso sullo svincolo di almeno una parte delle royalties estrattive, che ammontano per le casse del municipio a non meno di trenta milioni di euro. Il sindaco Di Stefano, che ha le delega al bilancio, attende riscontri dall’Ars, che sarà chiamata a vagliare un emendamento alla legge finanziaria volto proprio a uno sblocco parziale dei fondi royalties per i Comuni in dissesto. La discussione della legge finanziaria prenderà il via a inizio della prossima settimana, come conferma il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola. In municipio, questa mattina, il sindaco ha avuto incontri con i tecnici del settore bilancio e con i revisori dei conti. Il clima, soprattutto nei rapporti con i professionisti dell’organo di controllo, pare decisamente differente e meno teso rispetto agli scorsi mesi. Il contributo regionale per i Comuni in dissesto, anche con più di venticinquemila abitanti, previsto a sua volta in emendamenti che andranno in discussione all’Assemblea regionale, e l’eventuale “sblocca royalties”, possono essere cruciali e segnare una fase nuova in municipio, qualora si tramutassero in fondi tali da consentire di chiudere il bilancio, uscendo gradualmente dal dissesto ben prima di cinque anni.
Gli uffici municipali hanno già provveduto al passaggio della cassa alla commissione straordinaria di liquidazione che può iniziare la fase di pagamento per i creditori che hanno avanzato istanza. L’ammontare complessivo è di circa 54 milioni di euro: tanto deve il municipio ai creditori. Con un provvedimento sottoscritto dai tre componenti dell’Osl, viene precisato che i debiti maturati entro il 31 dicembre 2013 verranno corrisposti al sessanta per cento, con un abbattimento quindi del quaranta per cento. Per le pendenze maturate dall’1 gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2020, la corresponsione sarà del 55 per cento e con abbattimento del quarantacinque per cento. Infine, per i debiti comunali concretizzati dall’1 gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, la corresponsione sarà del cinquanta per cento e con un abbattimento del restante cinquanta per cento. “I debiti derivanti da prestazioni di lavoro subordinato saranno liquidati e pagati nella misura del cento per cento”, viene inoltre riportato.