Gela. E’ lo scoglio sicuramente più complesso da superare, a Palazzo di Città. La situazione finanziaria del municipio, stretto nei vincoli del dissesto, è molto difficile. In giornata, il sindaco Di Stefano, che ha mantenuto per sé la delega al bilancio, ha incontrato i componenti della commissione straordinaria di liquidazione, insieme ai revisori e ai riferimenti del settore finanziario. La commissione, istituita a livello ministeriale, ha completato la disamina di tutte le istanze avanzate dai creditori dell’ente municipale. Sono oltre 520 per un debito totale che sfiora i 55 milioni di euro. La procedura che sarà adottata, come conferma il sindaco, è quella “semplificata”. “La commissione straordinaria di liquidazione proporrà un pagamento dei debiti, sulla base della tipologia, per una quota che si attesta tra il 40 e il 60 per cento – aggiunge il primo cittadino – toccherà alla giunta adottare la relativa delibera entro trenta giorni. In questo modo, con una media di pagamento per il cinquanta per cento, l’ammontare del debito potrebbe attestarsi tra i 25-26 milioni di euro. Sono numeri, se ce ne saranno le condizioni, che ci possono consentire di recuperare il dissesto in maniera più agevole e in tempi inferiori”. Entro fine mese, gli uffici comunali trasmetteranno alla commissione i dati della cassa e dei debiti ricostruiti, fino al 2021. Al momento, non pare facile però ipotizzare un termine per la bozza del bilancio stabilmente riequilibrato. Gli uffici stanno operando in tal senso ma le manchevolezze ci sono, come accertato durante la seduta di consiglio comunale di martedì.
Le azioni da mettere in campo sono quelle più volte richiamate: un rafforzamento della capacità di riscossione dell’ente, la valorizzazione e alienazione dei beni comunali e la “caccia” ai fondi che il ministero mette a disposizione dei Comuni in dissesto. Per accedere a quest’ultima opportunità, servirà accelerare. Di Stefano vorrebbe avere sul tavolo, prima possibile, proprio la bozza del bilancio stabilmente riequilibrato. Avrebbe così le carte in regola per tentare l’assunzione almeno di un dirigente, per mettere una pezza ad una situazione generale veramente critica. Sia i revisori sia i componenti della commissione straordinaria sono stati molto chiari: la bozza di bilancio dovrà essere più precisa possibile, così da evitare l’altro estremo, un dissesto generato dall’attuale dissesto.