Dissesto e debiti, Di Stefano si muove su più fronti: “Regione ci conceda il contributo”

 
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Il sindaco Terenziano Di Stefano

Gela. Venerdì mattina, il sindaco Di Stefano cercherà di costruire un canale di comunicazione istituzionale univoco con la deputazione del territorio, allo scopo di avere riscontri, statali e regionali, per superare prima possibile la fase del dissesto finanziario del municipio. Il primo cittadino ha già coniato la definizione di “Salva Gela”, nel tentativo di ottenere fondi consistenti, pure come forma di compensazione rispetto agli sforzi produttivi del passato e ai danni patiti dalla città per l’incidenza industriale. “Pensare a un fondo da 10-15 milioni di euro non è affatto una follia”, ha sottolineato sopratutto per “ricompensare” una città in flessione e un municipio che deve uscire con celerità dalle secche della crisi finanziaria. Il capo dell’amministrazione, contemporaneamente, ha avviato contatti con diversi parlamentari regionali, a iniziare dal grillino Nuccio Di Paola, suo alleato e sponsor fin dalla fase dell’agorà politica. Di Stefano cercherà di insistere affinché la città possa essere inserita tra quelle, con enti municipali in dissesto, destinatarie di un contributo da parte del governo Schifani. Chiederà un pressing maggiore, anche in sede Ars. Negli scorsi giorni, gli uffici palermitani hanno rilasciato, attraverso l’assessorato alle autonomie locali, cinque decreti che fissano le relative cifre e i Comuni in dissesto (ma non solo) che le riceveranno per ripianare. “I contatti li ho avviati con l’onorevole Di Paola e con altri parlamentari regionali – sottolinea il sindaco – spero possa esserci il buonsenso da parte della Regione, così da concederci somme come per gli altri enti in dissesto. Contributi sono stati garantiti pure a grandi città come Palermo, Catania e Messina”. Questo passo rientra in una strategia più ampia che il sindaco sta imbastendo per ottenere più coperture finanziarie. Una parte della cassa è già stata trasferita alla commissione straordinaria di liquidazione, che inizierà a pagare sulla base delle istanze dei creditori del municipio. Non meno di sei milioni di euro sono stati affidati all’Osl. A questa, però, si aggiungeranno altre voci per i pagamenti. L’eventuale “Salva Gela” potrebbe diventare uno spartiacque importante al pari del potenziale svincolo degli introiti delle royalties estrattive. Il sindaco non rinuncia neppure alle cartelle esattoriali per le piattaforme.

Il municipio ha autorizzato due transazioni con i Comuni di Mazzarino e San Cataldo. Incasserà più di un milione di euro per conferimenti del passato, a Timpazzo. La commissione straordinaria ha ricostruito una mole debitoria non inferiore ai cinquantacinque milioni di euro e interverrà con procedura semplificata, fino a una soglia del sessanta per cento. Il sindaco vorrebbe integrare il “tesoretto” con stanziamenti che la Regione ha riconosciuto ad altri Comuni nella stessa situazione di Gela.

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