Dissesto e debiti, alleati attendono confronto con Di Stefano: "Sud chiama nord? Ci rafforza"

Gela. Il lato finanziario è sicuramente quello più sensibile, in questa fase dell’azione amministrativa della giunta Di Stefano. Gli alleati attendono una convocazione dal primo cittadino, che ha già...

30 ottobre 2024 20:24
Dissesto e debiti, alleati attendono confronto con Di Stefano: "Sud chiama nord? Ci rafforza" - Il sindaco Terenziano Di Stefano
Il sindaco Terenziano Di Stefano
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Gela. Il lato finanziario è sicuramente quello più sensibile, in questa fase dell’azione amministrativa della giunta Di Stefano. Gli alleati attendono una convocazione dal primo cittadino, che ha già preannunciato di volere un confronto a tutto tondo sulle scelte da adottare, partendo dalla procedura semplificata per coprire i cinquantaquattro milioni di euro di debiti, definiti dagli accertamenti condotti dalla commissione straordinaria di liquidazione. Di Stefano, probabilmente, estenderà l’invito a tutta l’assise civica. Il dialogo nell’alleanza va avanti, anzitutto con il parlamentare Ars Nuccio Di Paola, grande sponsor politico della sua candidatura a primo cittadino. Si sono visti in settimana, ribadendo i rapporti con il partito comunista, i cui dirigenti hanno avanzato una serie di proposte da perorare. I toni accesi sull’aumento delle indennità non sembrano affatto motivo di incomprensione tra i distefaniani. Di Paola ha parlato di “polemiche sterili”.

In giunta, ora ufficialmente, arriva “Sud chiama nord” del parlamentare Ars Cateno De Luca. L’assessore Filippo Franzone ha aderito, insieme ai suoi sostenitori, in un percorso che continua a ritenere sostanzialmente civico. “L’assessore Franzone è in giunta sulla base di un accordo elettorale, formalizzato per il ballottaggio – spiega Di Stefano – adesso, la sua adesione consente di avere un’entità politica in più in amministrazione. Può rafforzare l’aspetto dei rapporti istituzionali con la Regione. Questa novità non può che inorgoglirmi, dato che “Sud chiama nord” ha fatto comunque parte della nostra coalizione, fin dall’inizio, così come accaduto con i comunisti. Come ho più volte detto, non guardo ai numeri ma al sostegno convinto”.

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