Dissesto, Di Stefano pronto a convocare alleati e consiglio: soluzioni da concordare

 
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Di Stefano in aula consiliare

Gela. A fronte di una massa debitoria stimata in 54 milioni di euro, sulla base degli accertamenti condotti dalla commissione straordinaria di liquidazione, il sindaco Di Stefano e la sua amministrazione sono chiamati a fare delle scelte precise, come abbiamo riferito. Proprio dalla commissione è partita la richiesta ufficiale di formalizzare l’adesione alla “procedura semplificata” che permetterebbe di liquidare i debiti con un pagamento fino al sessanta per cento e di conseguenza con risparmi per l’ente. La giunta dovrà deliberare entro trenta giorni. La prossima settimana dovrebbe essere definito lo schema del provvedimento. Il primo cittadino però vuole effettuare una verifica ulteriore, politica e amministrativa. “Convocherò la maggioranza e penso che l’incontro sarà da estendere all’intero consiglio comunale e alla commissione bilancio – dice il capo dell’amministrazione – è vero che si tratta di decisioni che toccano alla giunta ma penso vadano condivise, vista l’importanza”. Di Stefano vorrebbe uscire dal dissesto prima possibile e il passaggio inevitabile è quello del bilancio stabilmente riequilibrato. I tempi non sembrano così stretti, a maggior ragione con uffici municipali ridotti all’osso. Dovrà essere il Comune a farsi carico dei debiti. Bisognerà individuare i fondi necessari.

“Questo purtroppo è un percorso che non si può evitare – precisa il primo cittadino – si dovrà fare leva sull’alienazione dei beni dell’ente. Cercheremo di attingere ai fondi che a fine anno a livello ministeriale vengono messi a disposizione dei Comuni in dissesto. Darò direttiva per l’esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi, dato che quello attuale non riesce ad assicurare efficienza”. Entro fine mese, ci sarà il trasferimento “della cassa e dei debiti fino al 2021 alla commissione straordinaria di liquidazione”. Il capitolo finanziario è assai intricato. Per l’amministrazione il bilancio stabilmente riequilibrato non può che essere la meta da raggiungere.

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