Gela. La bozza del bilancio stabilmente riequilibrato entro fine anno? Sembra questa l’ipotesi che sta maturando, sulla base del cronoprogramma trasmesso al sindaco Terenziano Di Stefano. Nelle scorse settimane, il primo cittadino ha più volte richiesto uno schema preciso agli uffici finanziari. “Il cronoprogramma, seppur ci siano ancora punti comunque incerti, mi è stato trasmesso – precisa il primo cittadino – dagli uffici mi fanno sapere che entro il mese di ottobre si dovrebbe provvedere con il passaggio alla commissione straordinaria di liquidazione della cassa e dei debiti, maturati dai riaccertamenti”. L’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, invece, potrebbe prendere forma “tra fine novembre e le prime settimane di dicembre”, come indica proprio Di Stefano. Il bilancio è essenziale, in una fase di dissesto, per dare spunti veri all’azione amministrativa e agli impegni finanziari prioritari. Al contempo, va verso l’approvazione il piano triennale delle opere pubbliche, predisposto dal settore lavori pubblici. Allo stesso modo, sta per vedere la luce il piano triennale delle alienazioni e valorizzazioni, rilasciato invece dagli uffici del patrimonio. Sono entrambi atti propedeutici al bilancio stabilmente riequilibrato, che in un Comune con un disavanzo che ha superato di gran lunga i cento milioni di euro è cruciale per dare una certa direttrice agli equilibri interni, in un periodo ancora assai convulso.
Il sindaco, in diverse occasioni, ha cercato di usare un metodo comunque celere, sollecitando gli uffici e ingaggiando una sorta di dialettica interna, piuttosto sostenuta, con il collegio dei revisori. E’ convinto che ci siano le condizioni per chiudere prima possibile con il bilancio e anche per questo motivo ha avanzato richiesta per avere “in prestito” due dirigenti dal Comune di Caltagirone. Le interlocuzioni sono ancora in corso: almeno per due volte a settimana consentirebbero di alleggerire il carico che grava sui pochi dirigenti rimasti in municipio.