Gela. Sussulti non ce ne sono stati. “Un incontro piuttosto interlocutorio, abbiamo posto quesiti che riguardano l’immediato”, dice il presidente della commissione bilancio Pierpaolo Grisanti. Come avevamo riferito, oggi era in programma un’audizione dei revisori, voluta proprio dalla commissione. Al centro delle valutazioni, il post-dissesto. Con la dichiarazione che arriverà in aula consiliare il prossimo 7 novembre, si aprirà una fase piuttosto delicata. Sarà la commissione straordinaria di liquidazione a gestire ogni adempimento, sulla base degli strumenti finanziari fino ad ora approvati. La fase di dissesto può protrarsi fino a cinque anni, sempre che non ci siano prima le condizioni per un bilancio stabilmente riequilibrato. “Il parametro sarà quello del previsionale 2021-2023, in dodicesimi – dice Grisanti – è chiaro che nel caso di nuove entrate o di finanziamenti sarà possibile incamerarli attraverso variazioni di bilancio, sempre sul previsionale 2021-2023 che è l’ultimo approvato”. La commissione e altri consiglieri, come la grillina Virginia Farruggia e il cuffariano Vincenzo Cascino, ma anche il presidente del consiglio Salvatore Sammito, hanno voluto avere riscontri tecnici direttamente dai revisori. Rimangono tutti i capitoli più incerti, dal fondo contenziosi e fino alla scarsa capacità di riscossione dell’ente. “Anche la disponibilità di cassa si è rivelata consistente – aggiunge Grisanti – ma secondo i revisori solo perché non c’è stato il pagamento di consistenti debiti maturati e così gli aventi diritto hanno dovuto procedere con pignoramenti”.
Il dissesto dell’ente apre un lungo percorso per tentare di riassettare i conti, quasi spazzati via dalla “tempesta finanziaria” che il sindaco Lucio Greco ha attribuito alle gestioni precedenti. Il disavanzo, sulla base del rendiconto 2021, arriva quasi a 120 milioni di euro e probabilmente, nonostante il dissesto, bisognerà comunque chiudere anche il rendiconto 2022. L’amministrazione comunale si presenterà in aula con la dichiarazione di dissesto e sarà un momento amministrativo e politico piuttosto convulso, dato che probabilmente l’assise chiederà spiegazioni anche politiche.