Gela. Ghelas e non solo. Il nuovo anno dell’amministrazione comunale, nonostante il rilancio voluto dal sindaco Lucio Greco, rischia di aprirsi seguendo lo stesso canovaccio politico di quello che si sta chiudendo. In maggioranza, la tensione è tornata a farsi alta. Il sindaco Lucio Greco, questa mattina, dopo l’ennesima riunione con i suoi, ha scelto di mediare, ritirando il nuovo contratto Ghelas ed optando per una proroga tecnica, che deve però passare dalla giunta. Diversi pro-Greco erano pronti a non votare l’atto, ritenendolo segnato da errori e numeri da rivedere. Il ritiro è stato il “colpo di scena” della seduta odierna dell’assise civica, l’ultima del 2021. L’avvocato vuole attendere ma senza però mettere in discussione la guida della municipalizzata, che rimane saldamente nelle mani del manager Francesco Trainito. Il sindaco sembra andare avanti sul percorso intrapreso. I suoi, però, sono molto meno convinti e tra le fila dei pro-Greco è ufficialmente riaperto il caso Forza Italia. I consiglieri azzurri, negli ultimi giorni, si sono defilati. Non hanno partecipato ai confronti con il sindaco né alle riunioni dell’assise civica, per il contratto Ghelas. Il motivo è presto declinato. “Il sindaco continua a non rispettare gli impegni presi con i partiti e i consiglieri – dice il coordinatore cittadino di Forza Italia Vincenzo Pepe – avevamo messo in chiaro che su atti e scelte fosse necessario un maggiore coinvolgimento. Puntualmente, invece, il sindaco continua a fare come se nulla fosse. Si comporta da direttore di un ufficio. Questa non è politica. La politica è condivisione delle scelte. Il nostro consigliere comunale Carlo Romano si era subito attivato per la vicenda del mancato riconoscimento dei fondi per i danni causati agli agricoltori locali dall’ondata di maltempo. Nonostante la sua iniziativa e lo sblocco dei contributi, il sindaco non l’ha mai coinvolto, anzi ha preferito fare un annuncio, convocando solo il presidente del consiglio comunale. I nostri consiglieri non possono essere utili solo quando c’è da dire sì agli atti in consiglio comunale. La documentazione su Ghelas l’hanno avuta solo pochi giorni fa, senza neanche il tempo di valutarli con attenzione. Così, non si può andare avanti. I nostri consiglieri non hanno partecipato a riunioni e alle sedute dell’assise civica perché non sono stati coinvolti per nulla. Parliamo di atti importanti, che possono anche incidere a livello contabile, e invece il sindaco preferisce fare come vuole lui”. Il dissenso forzista monta di nuovo, come già negli scorsi mesi quando il sindaco aveva individuato il gruppo locale per avere una maggiore rappresentanza in giunta, per poi virare su soluzioni diverse. Il nodo politico di Forza Italia, la governance di Ghelas e un metodo condiviso, ritornano sul tavolo della maggioranza. Ora, l’avvocato rischia di trovarsi davanti ad un’ala critica, che risorge solo a poche settimane da un rilancio che avrebbe dovuto appianare tutto.
I civici sono in prima linea. Non accettano l’atteggiamento degli alleati di Forza Italia ma neanche le condotte manageriali dell’amministratore Ghelas Francesco Trainito (pare che non siano piaciuti alcuni post pubblicati nelle scorse ore sulla pagina facebook del manager). Civici, ma non solo, ora spingono per una riunione, anche urgente, per valutare se la maggioranza esista ancora oppure sia di nuovo tutto da rifare. Per il sindaco Greco, saranno altri giorni di riflessione. Non può rischiare di ritrovarsi ancora una volta davanti alla ruota delle scelte, visto che il rilancio è politicamente fresco e nuovi cambi in corsa potrebbero rendere ingestibile l’alleanza. Molti dei suoi alleati pare non vogliano più accettare mediazioni, senza veri risultati pratici. La maggioranza pacificata, ad oggi, sembra una casa piuttosto vuota.