Dissalatore operativo entro agosto grazie alla manodopera gelese: "Tempi record per la messa in opera’"
A Gela il nuovo dissalatore sarà operativo entro agosto. L'opera, firmata Sicilsaldo, è stata completata in tempi record: solo 120 giorni.

Gela. Un impianto realizzato in tempi record, spinto dall’urgenza di rispondere alla crescente emergenza idrica nel territorio. È quanto emerso ieri durante il sopralluogo ufficiale al nuovo dissalatore mobile di Gela, alla presenza del sottosegretario con delega al Cipess, Alessandro Morelli, e del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
L’impianto, costruito interamente dall’azienda Sicilsaldo, sarà pienamente operativo entro il mese di agosto. A colpire è la velocità dell’intervento: solo 120 giorni dal posizionamento del primo container alla messa in funzione dell’infrastruttura. Un risultato che, secondo gli addetti ai lavori, rappresenta un record per impianti simili su scala europea.
A confermare i numeri è Emanuele Ferrigno, Project Manager di Sicilsaldo: “Per un impianto di questo tipo servono in genere sei-otto mesi. Abbiamo dimezzato i tempi grazie a un lavoro ininterrotto, giorno e notte.”
Durante il sopralluogo, i tecnici hanno mostrato le opere già completate: i sistemi di adduzione e scarico a mare sono pronti e sono già state effettuate le prove di portata sulle condutture. In fase conclusiva la messa a punto del sistema elettrico, necessario per l’attivazione definitiva.
Una volta a regime, il dissalatore sarà in grado di produrre tra i 96 e i 120 litri di acqua potabile al secondo, grazie a tecnologie di osmosi inversa e filtri di nuova generazione. Un impianto pensato per alleggerire la pressione sul sistema idrico locale, messo a dura prova dalla scarsità di risorse.
"È un’opera strategica – ha dichiarato Schifani – e dimostra che quando pubblico e privato collaborano in modo efficace, i risultati si vedono."
Nel frattempo, a Gela si continua a lavorare per l’avvio ufficiale. Ma l’impianto è già lì, pronto. Una struttura industriale, compatta e mobile, che si inserisce come risposta concreta in un contesto sempre più segnato dai cambiamenti climatici e dalla carenza d’acqua.
La cronaca di ieri racconta così di un piccolo caso di efficienza realizzativa. Una rarità in Italia, che in questo caso è tutta “Made in Gela”.