Dietro la nascita di un borgo | Ecco come Campofranco ha ottenuto la sua Licenza Regia nel 1573

Scopri come la licenza regia del 1573 trasformò Campofranco da feudo a borgo fiorente, tra franchigie, sviluppo urbano e ambizioni nobiliari.

A cura di Redazione
18 giugno 2025 15:00
Dietro la nascita di un borgo | Ecco come Campofranco ha ottenuto la sua Licenza Regia nel 1573 - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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Nel cuore della Sicilia, Campofranco emerge come esempio emblematico di come le licenze regie abbiano plasmato il paesaggio urbano e sociale dell'isola nel XVI secolo. La sua fondazione nel 1573 non fu solo un atto amministrativo, ma il frutto di strategie nobiliari, concessioni reali e dinamiche socio-economiche che trasformarono un feudo in un centro abitato fiorente.

La licenza regia del 1573: un atto di rinascita nobiliare

Dopo aver perso la baronia di Mussomeli nel 1549, la famiglia Del Campo si ritrovò con soli quattro feudi: Lo Zubbio, Castelmauro, San Biagio e Fontana di Rose. Fu Giovanni Del Campo, il più giovane della casata, a intraprendere un progetto ambizioso: risollevare le sorti familiari popolando uno dei suoi feudi. Il 10 febbraio 1573, ottenne da Filippo II di Spagna la licenza regia per edificare un casale, che chiamò Campofranco.

Il nome "Campofranco" non fu casuale: "Campo" derivava dal cognome del fondatore, mentre "franco" indicava le esenzioni fiscali concesse ai nuovi abitanti. Queste franchigie includevano esenzioni da imposte e concessioni di terreni gratuiti per dieci anni, attirando contadini e artigiani dalle zone limitrofe, soprattutto da Sutera.

Sviluppo urbano e crescita demografica

Il barone Del Campo stipulò "capitoli della baronia" con alcuni cittadini di Sutera, stabilendo condizioni di convivenza tra signori e vassalli. Questi accordi prevedevano gabelle, franchigie, censi e privilegi, creando un ambiente favorevole alla crescita del nuovo borgo.

Il governatore Don Giovanni Lo Burgio contribuì allo sviluppo urbano, spianando il terreno davanti al castello per creare una piazza grande, di fronte alla quale sorse la Chiesa Madre, dedicata a San Giovanni Evangelista. Attorno alla piazza si svilupparono le prime vie, strette e tortuose, con case a un piano, forni, botteghe e altre infrastrutture essenziali.

Curiosità: l'eredità dei lucchesi palli

Nel 1622, Eleonora Del Campo sposò Don Fabrizio Lucchesi Palli, che nel 1625 ottenne da Filippo IV il titolo di Principe di Campofranco. La famiglia Lucchesi Palli, di origine toscana, accrebbe la sua influenza nel Regno delle Due Sicilie. Nonostante risiedessero principalmente a Palermo, i principi lasciarono un'impronta significativa a Campofranco, commissionando opere come il rifacimento della chiesa di San Francesco, oggi dedicata a San Calogero.

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