Gela. “Dai maggiorenti che sostengono Giuseppe Spata, mi sarei aspettato, e mi aspetto ancora adesso, una netta presa di distanza dopo il deposito dell’esposto in procura. Mi riferisco a senatori, deputati ed ex deputati”. Il sindaco Lucio Greco, per la prima volta, si esprime sull’ultimo capitolo di uno scontro politico, che non si è concluso con il ballottaggio dello scorso maggio. Così, dopo che il consigliere leghista Giuseppe Spata ha pubblicamente annunciato di aver depositato un esposto, in attesa che il Tar valuti il ricorso sull’eventuale annullamento dell’esito elettorale, Greco chiama in causa quelli che fa capire sono gli “sponsor” politici del consigliere salviniano. L’esposto è stato presentato perché la coalizione di centrodestra non esclude che Greco e i suoi intendano produrre nel giudizio amministrativo atti che considerano “sospetti”. Accuse pesanti che hanno fatto scattare la controffensiva degli “arcobaleno” del sindaco, che in poche ore hanno vibratamente attaccato Spata e il resto della coalizione avversa. La candidatura a sindaco del salviniano è stata sostenuta anche da pezzi di politica nazionale, a partire dal deputato Alessandro Pagano.
Per Greco, chi non prende le distanze “si renderà responsabile del clima di odio che sta avvelenando la città”. Il sindaco ritorna sullo stesso concetto, probabilmente per tentare di far uscire allo scoperto esponenti importanti del gruppo di centrodestra, come l’ex deputato Pino Federico. “Chi riveste cariche importanti a livello regionale e nazionale – conclude – deve sentire il dovere morale e politico di far conoscere la propria posizione”.