Vittoria. Diecimila piante di marijuana nascoste in tre serre sono state scoperte e sequestrate dalla Guardia di Finanza di Ragusa in contrada Ficuzza (località Feudo Nobile) nel territorio di Gela
La piantagione di “cannabis indica” era costituita da circa 10.000 piante, trovate in piena fioritura e pronte per la raccolta. L’attività d’indagine, condotta nei comuni di Gela e di Vittoria, ha permesso di scoprire tre serre collocate in una vasta area di oltre 6.000 metri quadrati in una zona agricola che si estende nell’entroterra a ridosso della statale Vittoria-Gela.
Le piante di marijuana, aventi un’altezza media tra gli 80 ed i 120 cm erano ben occultate alla vista di eventuali osservatori, all’interno delle serre, da una “barriera“ di ortaggi ad alto fusto.
Nonostante tutti gli accorgimenti presi per occultare la presenza della piantagione scoperta, nei primi giorni del mese di aprile i finanzieri avevano raccolto indizi dell’esistenza in quell’area di qualcosa di sospetto. Per questo motivo sono stati disposti numerosi appostamenti, a seguito dei quali sono stati notati movimenti sospetti da parte di alcuni soggetti che, prima di accedere al viottolo che conduce alle serre sequestrate, soprattutto nelle ore serali, effettuavano ripetute perlustrazioni del perimetro al fine di scongiurare la possibilità di essere scoperti.
L’irruzione nell’area agricola è scattata nel momento in cui, avuta certezza della presenza nell’area interessata delle piante di marijuana, è stato notato l’arrivo sul luogo della persona ritenuta responsabile dell’illecita coltivazione, un vittoriese di 61 anni con precedenti penali specifici. Alla vista dei militari l’uomo si è dato alla fuga attraverso le campagne ed un vicino corso d’acqua, ma è stato poco dopo individuato con ancora indosso i vestiti bagnati e arrestato.
La perquisizione operata nella piantagione ha portato alla luce un ingegnoso impianto serricolo, dotato di tutti gli accorgimenti necessari a garantire l’ottima riuscita della coltivazione impiantata. Infatti, nei pressi delle serre, è stata rinvenuta una vasca in cui veniva fatta confluire l’acqua del vicino fiume che poi tramite una pompa, alimentata da un gruppo elettrogeno, consentiva un’irrigazione regolare delle piante di marijuana attraverso un sofisticato sistema di tubi che garantiva adeguata acqua ad ogni singola pianta.
Nell’area era presente altresì un piccolo caseggiato rurale, utilizzato per la guardiania della piantagione, all’interno del quale gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato una radiotrasmittente ed un binocolo, usati per meglio sorvegliare l’area. Da una stima effettuata sulla base delle prime analisi eseguite dalla ASP di Ragusa, si ritiene che ogni pianta, una volta completata la fase di crescita ed essiccata, avrebbe prodotto dalle 150 alle 220 dosi, per un valore al dettaglio di diversi milioni di euro.