Gela. Il centrodestra che è all’opposizione della giunta Di Stefano ha la necessità di rimettersi in rotta, dopo la sconfitta alle amministrative. I partiti d’area stanno progressivamente ripartendo, anche se non c’è una vera e propria visione unitaria, almeno fuori dal municipio. “Il centrodestra locale? Dobbiamo metterci tutti intorno ad un tavolo e discutere dei problemi della città – dice l’ex parlamentare Ars Pino Federico – ha fatto bene Natino Giannone della Dc a parlare di errori strategici che sono stati fatti. Però, adesso, è arrivato il momento di ripartire. Il centrodestra è maggioranza in città ma ha la colpa di aver fatto vincere il Pd e i grillini. Per ora, manca una certa programmazione in quest’area politica”. L’ex presidente della Provincia si rivede in questo contesto politico. Alle amministrative ha però rotto con i partiti, supportando “Alleanza per Gela”, con il candidato a sindaco Salvatore Scerra, a sua volta uscito da Fratelli d’Italia. “Penso che la coerenza sia essenziale – aggiunge – chi è maggioranza deve rimanere tale e chi è opposizione faccia altrettanto. Invece, sento di esponenti di centrodestra interessati ad entrare nella giunta del sindaco Di Stefano. Per quanto mi riguarda, ho avuto contatti con l’onorevole Mancuso ma non abbiamo ancora approfondito temi specifici”. Quella di Federico è sicuramente una visione politica che non sembra ritrovarsi nell’amministrazione Di Stefano.
“L’amministrazione comunale? La programmazione è pari a zero. Vedo invece parecchia improvvisazione. I finanziamenti continuano ad essere persi, in perfetta continuità con la giunta Greco. Del resto, il sindaco Di Stefano è stato vice dell’ex primo cittadino e assessore con deleghe importanti. Il fatto che i finanziamenti vengono tagliati per ritardi non si può addebitare solo alla situazione attuale del Comune. Quando era assessore della giunta Greco – sottolinea Federico – perché Di Stefano non ha insistito affinché si arrivasse ai concorsi? Era lui che governava, non certo il centrodestra. Inoltre, sulla costante emergenza idrica noto solo che prevalgono giustificazioni senza soluzioni vere. Il presidente Ati Conti non può venire in città a dire che la situazione è migliore rispetto a quella di altri Comuni. Ma lo capisce che l’acqua viene erogata ogni due o tre giorni e spesso i turni saltano? Gli investimenti principali risalgono all’ultimo piano che venne definito con me alla presidenza. Anzi, c’era pure il progetto del collettore di via Venezia che poi fu eliminato. Quindi, non si prendano meriti che non hanno”. Federico è piuttosto netto quando si parla appunto dell’attuale amministrazione comunale. “C’è troppa attenzione ai posti e agli assessorati – conclude – il sindaco farebbe bene a chiudersi nella sua stanza e a riflettere sulle tante emergenze della città. Invece, durante il periodo elettorale, sono stati chiusi veri e propri accordi ad personam. La vicenda dell’incarico all’Oiv mi pare eloquente. C’è chi pensa solo alla propria prospettiva politica. Vale anzitutto per l’onorevole Di Paola, già proiettato alle prossime regionali. I grillini, ormai, sono attaccati alla poltrona. Spero che dopo i due mandati mantengano l’impegno di non ricandidarsi. Pur di gestire potere, in città si sono alleati con forze di centrodestra. L’Mpa? Gli autonomisti, purtroppo, non sono stati coinvolti veramente nel progetto di centrodestra e così hanno fatto altre scelte. Oggi, il centrodestra non deve più commettere gli stessi errori”. Quello di Federico non è per nulla un approccio morbido verso la giunta Di Stefano. Al centrodestra fa l’invito ad essere più celere e concreto, senza altre divisioni. Al momento, non si spinge ad anticipare possibili adesioni partitiche. Uno dei suoi riferimenti all’assise civica rimane il consigliere di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino.