Gela. Mentre i civici, questa sera, sono impegnati a fare il punto sull’esito elettorale in un incontro convocato dal medico Rosario Caci, candidato all’Ars del gruppo “Popolari e autonomisti”, da Palazzo di Città arrivano invece dichiarazioni infuocate del sindaco Lucio Greco, che non ha per nulla condiviso le affermazioni rilasciate dall’assessore Terenziano Di Stefano. Il vicesindaco, nel commentare l’esito elettorale, ha spiegato che da amministratori non è stato semplice avere il consenso della città. Per Greco, sono affermazioni non in linea con lo spirito della sua giunta, il cui operato, secondo l’avvocato, è messo quasi in discussione da Di Stefano. “In questi giorni, mentre tutta la classe politica, comprensibilmente, è stata impegnata ad analizzare i risultati delle elezioni regionali e nazionali, come sindaco ho dovuto occuparmi di problemi così importanti da non poter essere né accantonati né rinviati. Purtroppo, ho dovuto constatare che il vicesindaco ha scelto una strada diversa, rilasciando un’intervista che, per i toni e i contenuti utilizzati, non può lasciarmi indifferente. Leggendo, ieri, le sue dichiarazioni dice Greco – sono rimasto esterrefatto, perché non solo le ho trovate pesanti, ma addirittura incompatibili con il ruolo da lui ricoperto. Affermare, infatti, che il candidato che ha sostenuto alle regionali abbia pagato lo scotto dei problemi non risolti dall’amministrazione comunale equivale a gettare fango sul proprio operato e su quello del gruppo di cui entrambi facciamo parte.
Come ha spiegato su questa testata, Di Stefano e i suoi “valuteranno” tutti gli eventuali sviluppi, anche politici, che potrebbero scaturire dal post-elezioni. Anche su questo punto, il sindaco non segue la linea dell’assessore. “Il vicesindaco è libero di fare tutta la politica che vuole, ma una cosa è fare politica, un’altra è minare la credibilità delle persone e amministrare senza decidere da che parte stare.
Per una volta che il vice Sindaco dice la verita’ e ammette la responsabilita’ di cattiva gestione dell’amministrazione , il signor Sindaco si offende.
Quando si amministra male , ma molto MALE, un amministratore di una azienda privata verrebbe rimosso, mentre nella cosa pubblica questo difficilmente avviene, e il motivo è molto semplice, vengono privilegiati gli interessi dei singoli invece che gli interessi della COLLETTIVITA ‘.
Una amministrazione così scarsa e incapace è difficile da ricordare e riscontrare, è davanti gli occhi di tutti lo stato di degrado in cui versa la Città, da più di tre anni questo Sindaco ” GIUSTO ” non ha saputo neppure garantire i servizi essenziali ordinari, quali la PULIZIA , la manutenzione delle STRADE e l’ACQUA decente tutti i giorni.
Il signor Sindaco, se veramente volesde bene alla Città, dovrebbe chiedere SCUSA e DIMETTERSI.
FIrmato Peppe Migliore