Di Stefano gela Greco: “Il suo è un comportamento ingiustificabile non è diventato sindaco da solo”

 
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Di Stefano e Greco

Gela. Per mesi, ha quasi fatto buon viso (politico) a cattivo gioco, ma il contropiede di ieri sera del sindaco Lucio Greco fa rompere gli indugi al suo vice. L’assessore Terenziano Di Stefano, riferimento in giunta dei civici di “Una Buona Idea”, forse per la prima volta non usa il bon ton politico. “Un atteggiamento del genere, soprattutto nei nostri confronti – spiega – è ingiustificabile. “Una Buona Idea”, fin dal primo momento, lo ha sostenuto con la schiena dritta, subendo attacchi feroci. Ancora adesso, stiamo aspettando di capire quali criteri siano stati usati nelle scelte comunicate dal sindaco. Nessuno ne sapeva nulla. Siamo rimasti alle consultazioni. Non abbiamo nulla contro i nomi scelti, conosciamo la loro professionalità. Però, noi abbiamo sostenuto un percorso difficile e faticoso per sostenerlo. Avremmo potuto fare scelte diverse. Eravamo io e lui in lizza per ambire alla candidatura a primo cittadino. Invece, non ci siamo tirati indietro. Di sicuro, nessuno potrà dirci che siamo attaccati alle poltrone”. Di Stefano, così come già spiegato dal capogruppo consiliare Davide Sincero, teme che il nuovo corso politico del sindaco sia troppo imperniato su scelte che toccano il suo esclusivo perimetro politico.

“Vorremmo capire se c’è ancora collegialità nelle scelte – continua – un sindaco, legittimamente, può individuare una squadra di sua fiducia. Però, non è diventato sindaco da solo. C’è stata una collegialità di partiti e liste a sostenerlo. Da sempre chiediamo una riunione di maggioranza, ma poi ognuno decide da sè”. Greco, nonostante l’indicazione dei tre nuovi assessori, Danilo Giordano, Giuseppe Licata e Cristian Malluzzo, non ha ancora comunicato la distribuzione delle deleghe, altro punto dirimente. Di Stefano sta sul chi va là. “La nostra esperienza in giunta? Dobbiamo valutare le decisioni da assumere – conclude – vogliamo capire se ci sono ancora lealtà e fiducia da parte del sindaco. La nostra lealtà non conosce termini di paragone. Tutto dipenderà da questo. Non ci interessa vivere da separati in casa. Penso che almeno una riunione di maggioranza debba essere convocata”. Greco ha deciso di imprimere un proprio copyright politico alla nuova giunta, forse incrinando del tutto i rapporti con una parte degli alleati della prima ora.

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