Di Stefano, "bilancio mette cose in riga rispetto a ultimi vent'anni": royalties essenziali, "verifica con rendiconti"
“Il bilancio stabilmente riequilibrato – dice inoltre il sindaco – ci permetterà di avere i fondi per un piano scuole e per un piano strade". I revisori, nel parere, riconoscono "coerenza interna, congruità e attendibilità contabile"
Gela. Il bilancio stabilmente riequilibrato che, presumibilmente mercoledì prossimo, in consiglio comunale, troverà il sì dell'aula, almeno per quanto concerne la maggioranza del sindaco Terenziano Di Stefano, “mette le cose in riga rispetto agli ultimi vent'anni”, dice proprio il primo cittadino. Il parere favorevole dei revisori comunali, formalizzato in giornata, va a ribadire la fondatezza del lungo percorso che ha portato allo strumento finanziario, necessario in una condizione di dissesto dell'ente. Subito dopo il sì dell'aula, che sul fronte favorevole al sindaco pare decisamente scontato, si procederà alla trasmissione degli atti al ministero, che dovrà fornire l'ultimo assenso, quello più importante. “Finalmente, abbiamo un bilancio trasparente e facilmente intuibile, non c'è nulla di nascosto – aggiunge Di Stefano – sono stati sforzi enormi condotti dagli uffici, dai dirigenti e da tutto lo staff. Chi non li ha vissuti, non può comprendere a pieno”. Lo strumento finanziario, obiettivo amministrativo ma pure segnale politico tangibile del “modello Gela”, risponde ai parametri di “coerenza interna, congruità e attendibilità contabile”, scrivono i revisori nel parere. Chiaramente, non c'è da cantare vittoria in anticipo. L'analisi ministeriale sarà veramente cruciale e ancora, essendo un'ipotesi di bilancio, “sarà oggetto di verifica in sede di deliberazione dei rendiconti 2022-2023 e 2024, che dovrà avvenire entro 120 giorni dalla notifica di approvazione ministeriale”, precisano i revisori. Di Stefano sembra già focalizzato sui passaggi successivi. “Il bilancio stabilmente riequilibrato – dice inoltre – ci permetterà di avere i fondi per un piano scuole e per un piano strade. Vogliamo inoltre completare quei progetti di “Patto per il sud” che necessitano di ulteriori fondi. Si libera un avanzo consistente e potremo rafforzare il personale comunale e valorizzare quello già presente”. La definizione di uno strumento finanziario, senza il quale superare il dissesto dell'ente sarebbe stato impossibile, poggia molto, se non tutto o quasi, sui fondi delle royalties. Di Stefano, in svariate occasioni, ha ricordato l'importanza dell'intuizione del “salva Gela”. Con un'iniziativa istituzionale bipartisan, ispirata dall'amministrazione comunale, un anno fa si ottenne il via libera del governo regionale alla deroga per l'uso delle royalties estrattive, incassate dal municipio, proprio al fine del risanamento dei conti. “Gli equilibri sono assicurati dalle royalties che hanno una classificazione in bilancio a titolo 3 e titolo 4 ma che di fatto grazie alla deroga della legge regionale è possibile utilizzare per colmare il disavanzo”, indicano i revisori nel loro parere.
In foto una riunione di giunta
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