Gela. “Se non ha i numeri a suo sostegno, il sindaco deve prenderne atto e trarre le conseguenze del caso”. Il consigliere dell’ex Mpa Terenziano Di Stefano non nasconde tutta la sua contrarietà davanti all’attuale confusione amministrativa.
“E’ molto semplice – continua – il sindaco Angelo Fasulo deve presentarsi davanti ai suoi assessori e ai consiglieri comunali con i punti programmatici che intende sviluppare fino alla conclusione del mandato. Se, però, non dovessero essere accettati da almeno dodici consiglieri o, comunque, dalla maggioranza degli assessori, dovrebbe mettere in discussione il suo stesso incarico”.
Di Stefano, inoltre, esclude che, come spesso accaduto in passato, l’intercessione dei deputati regionali possa incidere sugli attuali equilibri in consiglio comunale.
“C’è ancora qualcuno – ammette – che si affida al deputato regionale di turno per mettere una buona parola e, almeno sulla carta, far ritornare il sereno. Questo, forse, poteva accadere in passato. Allo stato attuale, nessun deputato ha così tanta influenza sui consiglieri. Si è giunti ad una situazione nella quale ognuno fa partito per sé stesso. Di conseguenza, è inutile che il sindaco si affidi a colloqui o riunioni riservate con i deputati. Deve parlare direttamente in consiglio e spiegare cosa intende fare per la città”.