"Di Stefano alla presidenza Ati grazie al centrodestra", Dc: "Nessuna vittoria di Pd e M5s"
I cuffariani si confermano tra i più critici verso il “modello Gela” di Di Stefano. Indicano le priorità che non si potranno trascurare
Gela. L'avvento del sindaco Terenziano Di Stefano alla presidenza dell'Ati idrico, come abbiamo riportato, sicuramente, seppur per qualche ora, ha convinto il centrodestra a non farsi trascinare troppo dalle divisioni interne. Per la Dc, l'elezione del primo cittadino gelese è proprio il frutto della volontà del centrodestra. “Pur appartenendo a una coalizione che in provincia è nettamente minoritaria, il sindaco Di Stefano è stato eletto presidente dell'Ati idrico, grazie al senso di responsabilità e alla maturità politica di partiti e forze espressione del centrodestra. La sua elezione – dicono i dirigenti Dc - non può essere salutata come una vittoria del Pd e dei cinquestelle, forze che lo sostengono a livello cittadino. E' piuttosto una scelta significativa e strategica del centrodestra”. I cuffariani si confermano tra i più critici verso il “modello Gela” di Di Stefano. Indicano le priorità che non si potranno trascurare. “Sicuramente, questo incarico rappresenta un fatto positivo per la città. Auguriamo al sindaco Di Stefano un proficuo lavoro. Saremo vigili affinché il neo presidente possa impegnarsi e portare avanti obiettivi, progetti e interventi che riguardano il Comune di Gela e non ancora realizzati, come il completamento e la copertura della rete idrica, a Manfria e in altre zone periferiche come Poggio Blasco, le opere di completamento della rete idrica per garantire la copertura del servizio, gli interventi per sostituire condotte vetuste e migliorare l’efficienza della rete, la realizzazione e il potenziamento di pozzi e condotte per aumentare la disponibilità idrica e la realizzazione di un impianto di dissalazione”, concludono. Il presidente uscente Conti e l'amministrazione comunale, la scorsa settimana, hanno annunciato la terza fase del piano di sostituzione della rete idrica vetusta mentre il modulo di dissalazione è stato attivato negli scorsi mesi dalla Regione.
In foto il dirigente regionale Vincenzo Cascino, il consigliere comunale Armando Irti e il commissario Giuseppe Licata
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