Gela. Le forti critiche dei dirigenti forzisti Gnoffo e Cirignotta non sono per nulla condivise dal sindaco Di Stefano, chiamato in causa rispetto alla gestione del settore servizi sociali. Per gli azzurri, il primo cittadino è più interessato agli incarichi e agli “impegni elettorali”, mettendo da parte i fragili. Ricostruzione che il sindaco rimanda al mittente e lo fa in maniera piuttosto netta. Di Stefano punta soprattutto l’ex assessore ai servizi sociali Gnoffo. “La mia amministrazione, insieme all’assessore Caci, lavora senza sosta per ricostruire tutti i vincoli di bilancio e le rispettive reimputazioni con l’obiettivo unico di garantire servizi essenziali alle fasce più deboli della nostra comunità. È bene ricordare che la città è in dissesto finanziario e questo è un dato di fatto che forse sfugge all’ex assessore Gnoffo. Proprio nel periodo dal 2019 al 2022, quando Gnoffo ricopriva l’incarico di assessore ai servizi sociali, non si è resa conto di aver completamente dimenticato di apporre i vincoli ai decreti di finanziamento e non si è nemmeno preoccupata negli anni successivi di reimputare le somme in bilancio e il risultato è stato quello di bloccare totalmente la gestione del settore – dice Di Stefano – visto che senza l’applicazione di questi principi contabili elementari le somme erano finite all’Osl e noi le abbiamo sbloccate. L’ex consigliere Cirignotta, peraltro commercialista, dovrebbe spiegare alla sua collega di partito come funziona un bilancio pubblico e quali sono le responsabilità amministrative di chi lo gestisce”.
Secondo il sindaco, gli affondi continui degli azzurri stanno diventando una costante politica. “Non accetto lezioni da chi, quando ha avuto l’opportunità di amministrare, ha commesso errori così gravi, scaricando poi le conseguenze su chi oggi lavora per rimediare ai danni del passato. Il nostro impegno per le fasce più deboli è concreto e quotidiano – conclude – e continueremo a operare con trasparenza e responsabilità per garantire ai cittadini i servizi di cui hanno diritto”.