Di Paola accusa il governo Schifani: "Gela colpita, sanità basata su interessi politici e di famiglia"
Ribadisce lo spirito familistico di un sistema sanitario regionale nel quale "le Asp hanno fallito"
Gela. La vertenza sanità, che oggi si è manifestata in strada, con il sit-in tenuto davanti al nosocomio "Vittorio Emanuele", non può che avere diramazioni politiche e il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, presente all'iniziativa, ribadisce lo spirito familistico di un sistema sanitario regionale nel quale "le Asp hanno fallito". "Il fatto che oggi i cittadini del comprensorio gelese abbiano risposto in massa con la loro presenza alla manifestazione indetta per protestare contro il depauperamento dei reparti dell’ospedale "Vittorio Emanuele" e più in generale di tutti gli ospedali siciliani, è l'ennesima dimostrazione che la gestione della sanità del governo Schifani è stata fallimentare. I siciliani sono con noi in questa protesta e vogliono il vero cambiamento. Siamo al fianco dell’amministrazione comunale del sindaco Di Stefano, del consiglio, delle associazioni e dei cittadini che oggi sono scesi in piazza a manifestare", ha spiegato il parlamentare Ars. Il vicepresidente Ars è ancora più netto quando il tasto è quello della strategia adottata dall'assessore regionale Daniela Faraoni. "Negli anni, la sanità nella nostra Isola - sottolinea - ha subito una devastazione, a causa della diminuzione dei posti letto, carenza di personale, e delle lunghe liste d'attesa. Il nostro messaggio è sempre chiaro, la politica deve uscire fuori dalla sanità perché le nove Asp hanno fallito. Il sistema attuale si basa su logiche totalmente politiche, basti pensare che l’attuale assessore regionale alla salute Daniela Faraoni in quota Lega, è l’ex manager dell’azienda sanitaria provinciale di Palermo, Asp che non ha certamente brillato per risultati. Il figlio dell’assessore è sindaco di Serradifalco e segretario provinciale della Lega a Caltanissetta. La sanità non può essere un affare di famiglia politica e proprio per evitare altri casi con potenziali conflitti di interesse abbiamo presentato un ddl all'Ars. Appena governeremo la Regione spazzeremo via tutti i manager piazzati dai politici riformando l’intero sistema: i manager vanno individuati per la loro esperienza e competenza. Il faro deve essere il benessere dei pazienti, non quello dei comitati elettorali. Invito tutti i sindaci alla mobilitazione, la sanità pubblica è ad un punto di non ritorno”.
In foto un momento della manifestazione odierna
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