Gela. “Il nostro sogno di giovani imprenditori è fallito. A Gela siamo stati osteggiati. Torniamo ad investire a Ragusa”. A parlare sono i fratelli Daniela e Davide Granvillano che ieri hanno denunciato alle forze dell’ordine l’ennesimo furto perpetrato ai danni del loro hotel, il “Daniela Garden” di contrada Manfria. Nonostante il controllo garantito da un istituto di vigilanza i ladri hanno saccheggiato e devastato la struttura.
I danni sono in corso di quantificazione ma, secondo le prime indiscrezioni, il bilancio supererebbe abbondantemente i duecento mila euro. Sono stati asportati i cavi elettrici degli impianti interni e quelli esterni collegati col generatore di corrente per le emergenze. All’interno della cucina non è rimasto più nulla.
Prese di mira anche le lussuose camere, rimaste prive di ogni arredo. Mancano alcune porte, i letti, le poltroncine, i televisori e perfino il set del bagno che comprende: gabinetto, lavandino e bidet.
Lungo i corridori sono stati asportati quadri, vasi, gli affreschi e le maioliche che ornavano il prestigioso “Daniela Garden hotel”.
Solo ieri i titolari del mega impianto che avrebbe potuto rilanciare il turismo della frazione balneare di Manfria si sono accorti delle irruzioni vandaliche. Nella hall e in altre sale ricevimento hanno trovato accatastati parte degli arredi, pronti per essere portati via dai ladri.
“Dall’inaugurazione dell’hotel – precisano i due fratelli imprenditori – abbiamo subito un’escalation di furti ma anche di ritorsioni. Su questi episodi gli inquirenti stanno indagando e hanno già individuato molte persone. Mentre le indagini vanno avanti noi abbiamo deciso di abbandonare la città. Nessuno potrà riconsegnarci la voglia di investire in questa realtà. Avevamo canalizzato turisti di tutto il mondo, presentandoci anche al Bit di Milano”. La struttura realizzata nel 2003 con parte dei fondi del contratto d’area e del patto territoriale era stata inaugurata nel 2005. Il Daniela Garden è un albergo munito di due sale per ricevimenti con vista sul mare. Trenta camere doppie con bagno e vasca idromassaggio e ottanta posti letto. Una mega impianto di nuova generazione che si collocava nella fascia alta delle strutture di tutto il litorale.
“Hanno devastato e rubato ogni arredo e accessorio – accusa Daniela Granvillano – Era il sogno della mia vita, ma oggi a 37 anni credo che in questa città non è possibile avviare nessun progetto imprenditoriale. Siamo stati abbandonati anche dall’amministrazione comunale guidata allora da Rosario Crocetta”.