Gela. La trafila è stata piuttosto lunga, coordinata dal Commissario straordinario unico per la depurazione, che è l’autorità nazionale che monitora tutte le procedure partite a seguito di infrazioni comunitarie. Si è di fatto aperta la fase per la gara di affidamento dei lavori, banditi per il potenziamento del depuratore di Macchitella. L’ammontare complessivo supera i quattro milioni di euro. L’adeguamento e il potenziamento del sistema serviranno a raggiungere una capacità di venticinquemila abitanti equivalenti. In questo modo, saranno coperte zone urbane che per decenni sono rimaste senza il servizio. Lavori che dovrebbero essere legati, almeno potenzialmente, a quelli della rete di Manfria, che è una delle zone più estese, ancora priva di servizio di depurazione. Negli ultimi decenni, inoltre, sono sorte intere aree residenziali, che hanno messo in crisi il sistema locale della depurazione, che fa perno sull’impianto di Macchitella e sul consortile, all’interno della raffineria Eni (a sua volta sottoposto ad interventi di potenziamento). Come già disposto dall’autorità nazionale, la procedura di gara è stata affidata ad Invitalia, che ha reso pubblici tutti gli atti. Il termine ultimo per presentare le istanze di partecipazione alla gara è fissato per il prossimo 4 maggio. Il progetto, nei tratti essenziali, prevede un sistema in grado di controllare “quantità e qualità dei reflui in entrata e in uscita”, si legge tra le informazioni riportate da Invitalia. “L’intervento di potenziamento in progetto prevede, quindi, la realizzazione di una linea analoga e parallela a quella esistente, avente dimensioni leggermente maggiori per tenere conto dei limiti idraulici dei comparti oggi in esercizio”, riporta il disciplinare che è stato pubblicato. I lavori dovrebbero così evitare quello che troppo spesso si è verificato in passato, con i reflui non depurati scaricati nel torrente Gattano e di conseguenza in mare, al punto di far avviare verifiche alla Commissione parlamentare di inchiesta. In passato, anche i pm della procura avviarono indagini. Il sistema è gestito da Caltaqua. I lavori di potenziamento si sono resi necessari per superare la procedura di infrazione europea, che ha già generato una condanna per l’Italia “per omesso adempimento degli obblighi derivanti dalla Direttiva 91/271”.
Lo scorso dicembre, proprio la struttura commissariale aveva rilasciato l’ultimo ok al progetto definitivo. Le carte dell’ampliamento del depuratore di Macchitella sono ritornate nuovamente in Regione. Il rup del progetto ha presentato tutta la documentazione per la fase di verifica dell’ottemperanza alle prescrizioni, contenute nel decreto del giugno di un anno fa. Sono previste diverse misure, a tutela dei parametri ambientali e per l’osservanza della normativa in materia di depurazione. Così, gli accertamenti sulle relazioni fornite e sui dati progettuali, sono in corso, affidati ai funzionari dell’assessorato regionale territorio e ambiente. Invitalia, parallelamente, ha aperto la fase di gara.