"Depositeremo le tessere elettorali", i pescatori non andranno a votare
Gela. Fiumi di parole, incontri e iter infiniti che passano da Palermo per finire al Roma. Il porto rimane insabbiato ed il grande cantiere lontano dall’essere attivato. Ecco perché, a ridosso delle e...
Gela. Fiumi di parole, incontri e iter infiniti che passano da Palermo per finire al Roma. Il porto rimane insabbiato ed il grande cantiere lontano dall’essere attivato. Ecco perché, a ridosso delle elezioni politiche nazionali i membri del Comitato del porto di Gela hanno deciso di non votare.
“Depositeremo davanti al Comune le tessere elettorali – dicono – E’ la reazione alla constatazione che nessun rappresentate politico è riuscito a sbloccare la situazione di stallo in cui versa il porto, nonostante le promesse di un finanziamento per restituire un minimo di dignità”.
“Ancora ad oggi i politici vengono a fare campagna elettorale soffermandosi sulla problematica Porto. Siamo consapevoli che dopo il 4 marzo sicuramente nessuno spenderà una parola perché non hanno le capacità di dare le risposte giuste alla città. Non molleremo e saremo sempre in prima linea a rivendicare un diritto di dare un Porto che i Gelesi aspettano da anni”.
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