Gela. Fiumi di parole, incontri e iter infiniti che passano da Palermo per finire al Roma. Il porto rimane insabbiato ed il grande cantiere lontano dall’essere attivato. Ecco perché, a ridosso delle elezioni politiche nazionali i membri del Comitato del porto di Gela hanno deciso di non votare.
“Depositeremo davanti al Comune le tessere elettorali – dicono – E’ la reazione alla constatazione che nessun rappresentate politico è riuscito a sbloccare la situazione di stallo in cui versa il porto, nonostante le promesse di un finanziamento per restituire un minimo di dignità”.
“Ancora ad oggi i politici vengono a fare campagna elettorale soffermandosi sulla problematica Porto. Siamo consapevoli che dopo il 4 marzo sicuramente nessuno spenderà una parola perché non hanno le capacità di dare le risposte giuste alla città. Non molleremo e saremo sempre in prima linea a rivendicare un diritto di dare un Porto che i Gelesi aspettano da anni”.
Non interessa a nessuno se il comitato per il porto e i 4 pescatori non andranno a votare siete in 20, cioè lo 0,0001 % della popolazione gelese.
La percentuale della gente che non va più a votare è più del 50%da anni!
Rifletteteci secondo voi e per il porto?
Vero quello che dici. Il porto e solo un delle tante promesse mai mantenute.ed anche uno dei tanti motivi per cui quel 50 non va a votare. Onore e merito ai pescatori che almeno lottano.