Gela. Aveva presentato una denuncia, ritenendo che due magistrati allora in servizio a palazzo di giustizia non avessero svolto i necessari approfondimenti investigativi su una sua segnalazione. Adesso, però, il presidente dell’associazione “Aria Nuova” Saverio Di Blasi deve rispondere di diffamazione, davanti ai giudici del tribunale di Catania. Il giudizio sarebbe dovuto partire ieri, ma è stato rinviato a settembre, senza alcuna attività. Per la procura etnea, Di Blasi avrebbe diffamato l’ex presidente del tribunale Paolo Fiore e il pm Antonio D’Antona. Quest’ultimo, attraverso il proprio legale, ha già preannunciato che si costituirà parte civile. Di Blasi, difeso dall’avvocato Salvo Macrì, è convinto che i due magistrati, intenzionalmente, non avrebbero svolto indagini più accurate, respingendo anche una sua opposizione all’archiviazione.
Da anni segnala possibili abusi e violazioni, sia ambientali che nella pubblica amministrazione. Per la procura di Catania, gli unici estremi di reato sono invece quelli imputati allo stesso Di Blasi, che ne dovrà rispondere.