Gela. Roghi che preoccupano e che arrivano dopo quanto dichiarato dal sindaco Lucio Greco, assai preoccupato dai numeri della relazione della Dia sulla situazione dei clan locali e sulla percentuale dei danneggiamenti, registrata lo scorso anno in città. Almeno tre auto avvolte dalle fiamme, in appena quarantotto ore. Il sindaco rilancia la sua preoccupazione. “Un fine settimana da cancellare, marchiato a fuoco dalla mano di balordi che hanno dato alle fiamme tre auto, di cui due di proprietà comunale. Se si sia trattato di gesti intimidatori nei confronti della pubblica amministrazione saranno le indagini a dirlo, ma al momento nessuna ipotesi può essere esclusa. Tutto questo ci preoccupa molto e conferma nel peggiore dei modi lo scenario delineato dalla Dia nella sua ultima relazione, in cui si mette nero su bianco come la città, lo scorso anno, sia stata l’epicentro provinciale, con il suo non invidiabile 60 per cento, di quel terremoto criminale che sfocia nei danneggiamenti. Per ora – dice Greco -solo una cosa è certa, tutti gli incendi sono di natura dolosa e sono stati appiccati da qualcuno che, così facendo, intende lanciare un messaggio ben preciso. Un messaggio che, di sicuro, non è di buon auspicio e ci induce ad innalzare ulteriormente il livello di attenzione.
Il sindaco condanna quanto accaduto.”Voglio condannare in maniera forte e risoluta questi gesti, auspicando che le forze dell’ordine possano presto risalire agli autori e assicurarli alla giustizia. Sono costantemente in contatto con la prefettura e la questura e so che hanno già avviato le indagini e stanno portando avanti un certosino lavoro di accertamenti. Per quanto ci riguarda – spiega – stiamo continuando a monitorare e a seguire il progetto per la videosorveglianza, ma è probabile che per individuare gli autori di questi attentati del week end le telecamere potrebbero già esserci utili, dato che nelle zone in cui i mezzi sono stati dati alle fiamme ce ne sono di attive e funzionanti. Un ringraziamento, infine, oltre che agli inquirenti, va ai vigili del fuoco, chiamati a fronteggiare una preoccupante emergenza”. Il sindaco, ad inizio marzo, è stato sentito dalla Commissione nazionale antimafia e la sua è stata una lunga audizione, i cui contenuti sono stati secretati. Ha più volte segnalato il tentativo di influenzare l’azione della sua amministrazione, portato avanti da soggetti che hanno avuto un passato segnato dalla vicinanza ad ambienti criminali.