Dem al contrattacco, “Musumeci non è interlocutore Mancuso gli dica di restituire i soldi”

 
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Di Cristina ha attaccato anche l'"alleato" Mancuso

Gela. “Musumeci non è un nostro interlocutore. Ha solo sottratto soldi che spettano di diritto alla città”. Il Pd locale chiude ad ogni tipo di mediazione con il governo regionale e il segretario cittadino Peppe Di Cristina ha usato toni molto duri. L’ha fatto davanti al deputato regionale Anthony Barbagallo, componente della commissione bilancio all’Ars, che avrà un ruolo forse decisivo rispetto all’iter del provvedimento che definanzia trentatré milioni di euro. Soldi previsti nel Patto per il Sud, ma che il governo ha tagliato, causa ritardi nella progettazione esecutiva. Per i dem, però, si tratterebbe solo di un escamotage politico per trasferire i soldi nell’area di riferimento di Musumeci, il fortino catanese. L’ex deputato regionale Lillo Speziale, nel corso dell’assemblea, ha parlato di “clientelismo”. Di Cristina la stoccata l’ha data a tutti, compresa la maggioranza della quale il Pd fa parte, a sostegno del sindaco Lucio Greco. “Se Greco non farà ricorso al Tar contro il provvedimento – ha detto – allora, lo faremo noi. Nessuno deve fare il furbo in maggioranza”. Una “missiva” politica non l’ha risparmiata neanche al deputato regionale Michele Mancuso, altra costola di riferimento dell’alleanza di Greco. “Dato che è l’unico deputato regionale del territorio a supporto del governo Musumeci, e ci tiene a sottolinearlo – ha continuato piuttosto contrariato dalle parole di oggi dell’alleato Mancuso – allora, dica a Musumeci di restituire subito i soldi che toccano a Gela e che sono stati scippati”. Barbagallo, che ha parlato anche per conto del commissario del partito Alberto Losacco, ha ribadito che la procedura usata per definanziare i trentatré milioni di euro del Patto per il Sud “è in palese violazione della legge”, dato che non è stato chiesto il parere preventivo della commissione bilancio.

Mercoledì, il sindaco Lucio Greco sarà all’Ars. All’assemblea, durante la quale non sono mancati evidenti malumori per il commissariamento che ha “ingabbiato” il partito, hanno preso parte sindaci della provincia, ovviamente dem, e parecchi iscritti. C’erano i consiglieri comunali e i componenti della direzione e della segreteria cittadina. Dal deputato regionale Giuseppe Arancio ai suoi predecessori Lillo Speziale e Miguel Donegani, i democratici (che tentano di battere una rotta diversa rispetto al recente passato) hanno fatto capire a Greco che l’alleanza regge, ma a condizione di non “flirtare” troppo con la destra che taglia i fondi alla città.

4 Commenti

  1. ancora avete il coraggio di presentarvi allo sportello? Vergognatevi voi e i vostri sindacati, avete fatto fallire l’economia della città con la chiusura della raffineria, le imprese dell’indotto, il comune di Gela allo sfascio per colpa vostra, gli affari con i vostri assessori sui rifiuti, la sanità prima con Speziale e poi con Arancio a servizio degli amici vostri e di tutti gli incarichi ad amici e amiciuzzi e, ancora avete la faccia tosta a prenderci per i fondelli.
    Basta Di Cristina e company, se criticate pure il governo Regionale per i mancati finanziamenti, dovete dire quali sono stati i vostri finanziamenti su Gela ora, e nel passato, vi avete fatto i cavoli vostri e oggi siete a criticare per avere posti in giunta. dovete squagliare come la neve è inutile fare incontri oramai site off line.

  2. violazione della Legge per i mancati finanziamenti? e l’on.le Arancio a Palermo cosa ha fatto? nemmeno una interrogazione, non solo di questi finanziamenti ma anche nel passato, è l’ ombra di se stesso. fineru i tempi quannu betta filava. dovete andare tutti a quel paese o meglio a Serradifalco e Riesi. Buon Viaggio e allustru i luna.

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