Gela. La scena di una coppia di turisti olandesi che “fugge” a gambe levate dalla torre di Manfria rafforza la consapevolezza dello stato di abbandono in cui versa l’importante monumento.
Anni di degrado nella totale indifferenza delle istituzioni riemergono prepotentemente ogni estate quando ignari turisti provano ad avvicinarsi alla torre. La faccia disgustata di uno “straniero” che ha appena visto uno scempio rende ancora più amara e vergognosa quest’annosa questione di abbandono. L’agonia del turista si avverte già lungo il tragitto. Dalla strada costellata di rifiuti di ogni genere, alla stretta e impervia discesa sterrata che porta al monumento, è tutto un susseguirsi di situazioni imbarazzanti. Lo scenario mozzafiato offerto dalla vista sul “mare nostrum” rende fortunatamente piacevole la visita alla torre rispetto al degrado della stessa. Immondizia, graffiti, siringhe e quant’altro hanno reso il monumento a prova di turista. All’interno, poi, stessa situazione di incuria. Il cancelletto dovrebbe rendere inaccessibile la struttura ma è sempre aperto. L’ampio foro ricavato sul pavimento rende la visita alla torre anche pericolosa. Finirci dentro significherebbe dire addio alla vacanza.
