Gela. La maggioranza, nonostante la necessità di una seduta da remoto, senza la presenza in aula, ha dato il via libera a quattordici debiti fuori bilancio. L’opposizione, come è spesso accaduto in materia di debiti, non ha partecipato alla votazione. Sul tema, però, anche dai banchi virtuali dei pro-Greco non sono mancate le richieste. Il numero legale è mancato durante la discussione, proprio sull’ultimo debito all’ordine del giorno. Somme, superiori a trecentomila euro, scaturite da un decreto ingiuntivo, che come spiegato dal presidente della commissione consiliare bilancio Pierpaolo Grisanti, è stato tardivamente opposto. Anche altri consiglieri di maggioranza, come il capogruppo di “Una Buona Idea” Davide Sincero e il consigliere di “Un’Altra Gela” Vincenzo Cascino, hanno chiesto almeno la presenza del dirigente del settore, in questo caso quello dei servizi sociali. Sarà però necessaria una nuova convocazione, a seguito della mancanza del numero legale. Per Grisanti, “nella procedura che ha portato al debito fuori bilancio sicuramente c’è stata qualcosa che non ha funzionato come avrebbe dovuto”. Il consigliere ha fatto riferimento non solo al ritardo nell’opposizione ma anche al fatto che sia stato approvato uno schema di transazione, ma con cifre inferiori. Schema, peraltro, prima autorizzato dalla giunta, ma che successivamente è stato ritenuto di competenza del consiglio comunale. Grisanti ha parlato di “schizofrenia amministrativa”.
“Come commissione bilancio – ha detto a conclusione della seduta – siamo convinti che vadano assunti dei correttivi, rispetto a quello che accade nelle procedure di molti debiti fuori bilancio. Pensiamo, che si debba ragionare sull’istituzione di un’avvocatura comunale. Si deve spingere maggiormente sulla definizione di transazioni, rispetto a contese che sicuramente porterebbero alla soccombenza del Comune. Inoltre, serve un filtro per tutte le proposte di questo tipo, prima che arrivino in aula consiliare. La commissione continuerà a monitorare”.