D’Arma: “Acque reflue, Timpazzo e altre priorità, confronto aperto all’alleanza e alla città”

 
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Il gruppo dirigente del Pci

Gela. Acque reflue, dighe, il futuro del comparto agricolo locale ma anche le scelte sul ciclo dei rifiuti e sui temi principali, adesso sul tavolo della maggioranza. Un confronto aperto a tutta la coalizione, non limitato alle rappresentanze consiliari, è la prospettiva del Partito comunista, come spiega il presidente D’Arma. “Apprendiamo dai giornali che si sono fatti diversi incontri per il ciclo delle acque reflue – spiega D’Arma –  credo siano ancora in corso per stabilire la fattibilità’ di un progetto necessario. Ritengo, così come ho chiesto nell’incontro politico non limitato ai consiglieri ma esteso a tutta la coalizione, che rispetto a questioni che toccano gli interessi del territorio e dei cittadini, sia necessario portare la discussione nell’assemblea politica della città, per verificare con atti, relazioni e in presenza degli interessati, la bontà dei percorsi per garanzie precise. Non c’è solo il ciclo delle acque reflue. Non si deve trascurare la questione Timpazzo, per la quale, pur non essendo pregiudizialmente contrari, vorremmo sapere quali e quanti saranno i Comuni vicini che conferiranno i loro rifiuti, quale impatto si determinerà per le colture e per i terreni. Ci sono poi i necessari approfondimenti da condurre per la diga Comunelli, per il piano spiagge e ancora la necessità di garantire e individuare i tratti di spiaggia libera, per tutti i cittadini”.

D’Arma, che insieme ai dirigenti locali Pci ha già ribadito la volontà di stare nel progetto Di Stefano, ritiene inoltre che “queste priorità non possono essere decise solo da assessori e consiglio, in quanto investono presente e futuro del territorio”. “Non vorremmo che si adottasse il metodo deciso per il coke, quando si aumentarono i parametri per avvelenarci, o quello che condusse al servizio idrico affidato alla società privata Caltaqua. Siamo in maggioranza e vogliamo collaborare nell’interesse della comunità”, conclude il dirigente Pci.

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