Travolto da una esplosione, due mesi di agonia: è morto Emanuele Semplice
Gela. Due mesi di agonia, dopo un’esplosione che l’aveva travolto, in un cantiere a Melito Porto Salvo, in Calabria. E’ morto l’operaio metalmeccanico Emanuele Semplice. L’uomo, quarantanovenne, era i...

Gela. Due mesi di agonia, dopo un’esplosione che l’aveva travolto, in un cantiere a Melito Porto Salvo, in Calabria. E’ morto l’operaio metalmeccanico Emanuele Semplice. L’uomo, quarantanovenne, era in trasferta per conto del gruppo Sicilsaldo-Nuova Ghizzoni, azienda impegnata proprio in quel cantiere, in provincia di Reggio Calabria. Semplice, ad inizio febbraio, era stato colpito dall’esplosione di un compressore. I medici calabresi gli amputarono una gamba, dopo che i colleghi gli prestarono i primi soccorsi, bloccando la vasta emorragia.
Le cure specialistiche, però, nulla hanno potuto, nonostante l’operaio sia stato trasferito in altri centri di cura. Lascia moglie e figli. Un’altra vittima del lavoro che uccide.