Gela. “Non bisogna cadere nelle provocazioni di chi vuole solo isolare per imporre il proprio candidato. Vogliono utilizzare lo stesso metodo che tanti danni ha fatto al Pd locale”. L’ex segretario cittadino dem Guido Siragusa, pienamente coinvolto nell’agorà per un progetto politico e amministrativo alternativo all’amministrazione Greco e al centrodestra dei partiti, non si trova per nulla sulla stessa frequenza di Sinistra italiana e del laboratorio “PeR”, che ieri hanno confermato che con i moderati si potrà discutere solo se verranno meno le ambiguità. “Onestamente, l’intervento dell’avvocato Cafa’ di Sinistra italiana mi sembra stucchevole – spiega Siragusa – non ci si può limitare alle ideologie e all’analisi del sangue politico, per capire chi ce l’ha più rosso degli altri. Ambiguità? Se non sbaglio, nessuno ha mai rimproverato all’avvocato Cafa’ di aver sostenuto il sindaco Greco, anche in comizi pubblici. Penso, invece, che le vere ambiguità siano di chi si siede ad un tavolo nel quale si cerca di strutturare un progetto di prospettiva e senza primogeniture pur sapendo che non rinuncerà mai alla propria candidatura a sindaco”. Siragusa, anche in rappresentanza del gruppo che si rifà al consigliere comunale Paola Giudice, era alla prima riunione dell’agorà, che in serata sarà bissata per iniziare a delineare aspetti programmatici. La “linea di demarcazione” suggerita ieri da Si e “PeR” genera dubbi di non poco conto nell’aggregazione in corso di costruzione. “È solo un dibattito alimentato ad arte per dividere e isolare”, aggiunge Siragusa. “Non basta creare scatole vuote per poter gridare più degli altri e pensare di fare la voce più grossa – dice inoltre – quello di Cafa’ è chiaramente un intervento concertato insieme a Donegani.C’è una certa supponenza, scarsa propensione ad ascoltare gli altri e voglia di protagonismo, che quando si costruisce un’alleanza non è per nulla un fattore favorevole”.
Per Siragusa, l’alleanza deve essere “omogenea, basata sui programmi, sulla buona volontà e sulle idee”. “Non abbiamo bisogno di lezioni che arrivano da chi lo fa solo per dividere”, ribadisce. Il secondo atto dell’agorà, previsto in serata, già si preannuncia tutt’altro che banale e anche i renziani di Italia Viva hanno fatto sapere che non ci si può limitare ad una questione “di destra o di sinistra”.