"Da Lorefice posizioni ideologiche su Eni", Scuvera: "Nessuna svendita, Gela strategica"
Scuvera non nutre timori sulle scelte della gestione aziendale
Gela. Se per il senatore M5s Pietro Lorefice, il governo nazionale del premier Meloni sta mettendo in discussione il sito Eni locale, sostenendo l'ingresso dei fondi esteri nel capitale della multinazionale, è il deputato Ars Salvatore Scuvera che invece non intravede alcuna flessione nel ciclo produttivo locale. "Le dichiarazioni del senatore Lorefice appaiono profondamente distanti dalla realtà dei fatti e rischiano di generare confusione nell’opinione pubblica. Parlare di svendita delle società strategiche Eni da parte del governo Meloni è una rappresentazione distorta e ingiustificata, che alimenta inutili allarmismi e sembra più orientata alla polemica politica che alla costruzione di soluzioni concrete. Il controllo pubblico su Eni resta pienamente garantito - sottolinea Scuvera - il Ministero dell’Economia e la Cassa Depositi e Prestiti detengono ancora la maggioranza. Le operazioni che hanno interessato Enilive e Plenitude si inseriscono in una strategia mirata di valorizzazione industriale e attrazione di capitali, finalizzata a sostenere la transizione energetica, la mobilità sostenibile e l’innovazione". A maggior ragione, Scuvera non nutre timori sulle scelte della gestione aziendale. "Nessuna cessione del patrimonio pubblico, dunque, ma un rafforzamento della sua funzione. Colpisce inoltre l’incoerenza di alcune posizioni espresse recentemente dai vertici del Movimento 5 Stelle, che da un lato gridano alla svendita e dall’altro ipotizzano aperture verso la ripresa dei rapporti energetici con la Russia. Una prospettiva che contraddice anni di retorica sull’autonomia strategica e rischia di indebolire la credibilità dell’Italia sul piano internazionale. Il governo Meloni, al contrario, ha indicato con determinazione un percorso preciso attraverso il Piano Mattei per l’Africa, restituendo all’Italia centralità geopolitica nel Mediterraneo e avviando investimenti concreti, soprattutto nel Sud. Gela è al centro di questo progetto, quale nodo strategico per lo sviluppo industriale, logistico ed energetico, con ricadute occupazionali e ambientali di lungo periodo. Fratelli d’Italia continuerà a lavorare con responsabilità - conclude - per difendere la sovranità energetica nazionale e per sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno, contrastando ogni tentativo di speculazione politica che rischia di ostacolare i reali interessi del Paese. A chi sceglie la via della contrapposizione ideologica, rispondiamo con la coerenza dei fatti e la forza della visione".
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