Gela. “Questa volta pretendo le scuse pubbliche dal sindaco Lucio Greco. Non è neanche il primo caso. Anzi, con una pec ufficiale ho chiesto di acquisire le immagini registrate della riunione di ieri”. Il consigliere comunale Valeria Caci non torna indietro e conferma che, durante il vertice di ieri mattina sul futuro dell’ex monastero delle Benedettine, il primo cittadino, in malo modo, l’ha invitata a lasciare la stanza. “L’assessore Gnoffo ha parlato di strumentalizzazione? Dimostra solo piccolezza politica – aggiunge il consigliere di maggioranza – da lei, che gioca sulle parole, mi sarei aspettata un atteggiamento diverso. Non l’ho mai attaccata e anzi mi sono messa a disposizione. Ovviamente, difende il sindaco per difendere il suo posto di assessore. Con i documenti del collaudo della struttura, che sono a mia disposizione, se fossi stato un consigliere di opposizione l’avrei già inviata a dimettersi, dato che dimostra di non sapere di cosa parla”. La distanza tra il consigliere, che fa riferimento al gruppo del Popolo della famiglia, e una parte dell’amministrazione comunale appare abissale.
“Molti assessori che erano presenti alla riunione mi hanno già espresso la loro solidarietà, scusandosi – aggiunge – la nostra posizione politica? Attendo le scuse pubbliche del sindaco e poi valuteremo il da farsi. Non siamo attaccati alle poltrone o ai posti di governo”. Il consigliere, dopo la sfuriata dell’avvocato, non dà nulla per scontato, a questo punto neanche un’uscita dalla maggioranza.
Caci persona capace e riferisce la versione giusta, la Gnoffo bla bla bla a garanzia di Mancuso Milena e di Greco….. meglio non parlarne.
Vende fumo