Da Gela a Caltanissetta, morì a 10 mesi: i genitori chiedono un maxi risarcimento

 
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Gela. Morì ad appena dieci mesi, nell’aprile di cinque anni fa, dopo il trasferimento dall’ospedale Vittorio Emanuele al Sant’Elia di Caltanissetta.

Il trasferimento al Sant’Elia. Adesso, però, il suo caso arriva davanti ai giudici del tribunale. I medici nisseni sottoposero la bambina ad un intervento urgente ma non ci fu nulla da fare. L’allarme scattò quando la piccola cadde in casa, sbattendo violentemente la testa. Così, venne trasportata al Vittorio Emanuele e da lì, dopo circa tre ore, in elisoccorso al nosocomio nisseno. I genitori e la sorella, però,chiedono chiarezza soprattutto rispetto all’operato dei medici in forza al presidio di Caposoprano. Non a caso, tramite i legali di fiducia, hanno deciso di chiamare in giudizio l’Azienda sanitaria provinciale. Chiedono un risarcimento da un milione e mezzo di euro. 

Verso la nomina dei periti. Davanti all’azione decisa dai genitori della piccola, l’Asp ha scelto di resistere, costituendosi in giudizio per il tramite di un proprio legale di fiducia. La prima udienza è fissata per il prossimo 25 marzo. Non è da escludere, comunque, che le parti e lo stesso giudice decidano di nominare dei periti per valutare l’intera vicenda e ricostruire le cause della tragica morte. Intanto, proprio i legali dell’Azienda sanitaria hanno scelto di chiamare a loro volta in giudizio la compagnia assicurativa che avrebbe dovuto coprire gli eventuali rischi.

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