Crollo in un cantiere, ferito un operaio: condanna in appello per il responsabile dei lavori

 
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Gela. Quattro mesi di reclusione, con pena sospesa, per il responsabile dei lavori. Il crollo. Dovranno risarcire i danni in sede civile, invece, sia il proprietario dell’immobile sia il direttore dei lavori. La vicenda processuale appena definita dai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta trae origine da un grave incidente sul lavoro, verificatosi all’interno di un cantiere privato. Un’intera pensilina crollò provocando il ferimento di un operaio, costituito parte civile con l’avvocato Giovanni Cannizzaro. In primo grado, il responsabile dei lavori era stato condannato a diciotto mesi. I giudici d’appello, inoltre, hanno deciso di imporre agli altri due imputati, assolti in primo grado, l’obbligo di pagare una provvisionale in favore dell’operaio ferito che avrà anche diritto al risarcimento dei danni in sede civilistica. La difesa ha sempre fatto rilevare che le eventuali colpe del crollo fossero da addebitare solo all’operaio. Si sarebbe dimostrato inesperto, senza essere titolare di una impresa specializzata in lavori di quel tipo. Dagli accertamenti sarebbe emerso che il crollo della pensilina fu provocato da un errore di valutazione dell’intervento edile. Una linea sostenuta dai difensori, gli avvocati Antonio Gagliano, Vittorio Giardino, Maurizio Cannizzo e Fabrizio Ferrara anche in appello. Gli imputati, per il tramite proprio dei loro legali, sono già pronti a rivolgersi ai giudici di Cassazione. 

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