Lunedì 20/02/2017, tra gli ospiti della trasmissione televisiva “Dalla vostra parte”, condotta dall’ex direttore Maurizio Belpietro, figurava anche il nostro Presidente della Regione Rosario Crocetta. Ascoltandolo mi sono reso conto che la nostra città, dopo 2000 anni, ha partorito un uomo grande come Gneo Pompeo Magno, che debellò gli schiavi di Spartaco e i pirati del mare Mediterraneo. Sforzo immane perché questi avevano bloccato tutti gli scambi commerciali di Roma attraverso il mare Mediterraneo. Oggi scopro che l’appellativo di Magno dobbiamo darlo a Rosario Crocetta per avere debellato la mafia nel meridione e l’evasione fiscale in Sicilia.
A Gela ha fatto costruire sul lungomare, nel cuore della rotonda ad est di Macchitella, quella grandiosa opera che punta lo sguardo verso la Mecca, mentre il pontile sbarcatoio impraticabile si è arricchito della scultura “Le ali della libertà”. Ha abche fatto coprire l’arco di porta Marina con tavole di legno, per evitare che si potesse scorgere l’obbrobrio Federiciano dell’arco inserito nelle mura.
Ho notato con quanta veemenza ha sostenuto un dibattito con una signora del nord, la fioraia Paoletta, scandalizzata del fatto che i siciliani non pagano le tasse, mentre loro sono costretti a lavorare tutti i giorni per mantenere noi meridionali, sacrificandosi a pagare anche le tasse e lavorare senza tregua.
Il nostro moderno “Gneo Pompeo”, che qualche giorno fa annunciava il rinnovo della sua candidatura alla presidenza della Regione Siciliana, sosteneva a spada tratta i suoi meriti di combattente della mafia ed ora anche all’evasione fiscale. Perché, impavido, aveva già denunciato gli evasori deputati regionali e il notaio Cutrera di Palermo.
Fatti importanti per un Presidente di Regione che confonde i ruoli di un normale impiegato dell’ufficio delle imposte o di un normale funzionario della Polizia, trattando temi che i suoi predecessori non hanno mai affrontato.
Il parallelismo con il vero Pompeo è esagerato, ma in una Italia dove il degrado ha raggiunto vette incommensurabili è necessario rimarcarlo. Infatti, l’ultimo referendum che ha fatto svegliare l’Italia assopita, non ha spostato di un millimetro la politica nazionale e la sinistra continua a mandare a “Dalla vostra parte” sempre i soliti rappresentanti come: la Castaldini (NCD), Fiani (PD), Murano (PD), Librandi (Scelta civica). Tutti pronti a sostenere l’operato del Governo Renzi e, adesso, Gentiloni.
Il linguaggio è sempre lo stesso: abbiamo fatto, stiamo facendo, la disoccupazione diminuisce, i furti nelle grandi città sono ai minimi storici, la povertà diminuisce, tante leggi in cantiere. Mentre, i governi regolarmente eletti non hanno fatto niente.
Pensavo che dopo il referendum qualcosa potesse cambiare, ma il linguaggio è ancora quello, dobbiamo solo sperare che gli italiani si riaddormentino.
Questi ragionamenti mi ricordano quello che i democristiani facevano fare a Pier Ferdinando Casini nei momenti di disfatta del partito. Casini si presentava in Televisione e sosteneva che tutto andava bene, perché in un paesino sperduto avevano sconfitto il PC.
Dante Alighieri, con la sua invettiva a Firenze, oggi non può essere smentito “Non donna di province ma bordello”, questa è l’Italia che ci trasciniamo da più di settecento anni.
Il Presidente della Regione Siciliana che si veste di impiegato o di funzionario dello Stato per difendersi agli occhi della nazione, utilizza il filone che gli ha permesso di arrivare così in alto: la mafia e oggi l’evasione fiscale.
A mio parere, se avesse avuto a cuore l’interesse dei suoi cittadini e la dignità della regione meridionale, avrebbe potuto rispondere alla signora del nord in maniera diversa.
Gentile signora, lei paga le tasse come tutti gli Italiani onesti, ma si è mai chiesto perché tutti i servizi per i cittadini italiani si trovano solo al nord?
Perché le autostrade, le ferrovie, gli aeroporti, le università e tutte le eccellenze si sviluppano solo nelle città del nord Italia?
Mentre al sud, le ferrovie chiudono, le banche vengono assorbite tutte dalle banche del nord?
Le assicurazioni sono solo nei vostri territori, le fabbriche e le industrie che erano predominio dell’Italia dei Borboni, povera e misera, come predicato per più di 150 anni, si sviluppano solo nel territorio Piemontese e Padano, mentre da noi sono state tutte chiuse?
Ti ricordo solo qualche nome: San Leucio, Mongiano, cantieri navali di Castellamare di Stabia, ma non voglio annoiarti troppo.
Sarà perché tu sei più intelligente delle signore meridionali?
forse perché tu discendi da una dinastia di ladri, stupratori e assassini, di uomini che hanno distrutto il nostro territorio e che hanno cancellato la nostra storia e la nostra dignità. Cara signora quando senti parlare del meridione, cerca di rivedere la storia vera, che non è quella di Crocetta. Lui ha pensato solo a riempirsi le tasche, a fare carriera e basta…