Gela. “Porre domande, anche ad alta voce, e attendersi risposte politiche immediate credo sia fisiologico in una maggioranza tanto ampia come quella del sindaco Lucio Greco”. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, pur mantenendo una certa tendenza a non intervenire nelle dinamiche interne ai pro-Greco, fa comunque capire di voler disinnescare la recente crisi interna, fatta di attacchi incrociati tra alleati. Civici e partiti non dimostrano grande feeling e il taglio dei 33 milioni di euro del Patto per il Sud ha alimentato divergenze sempre più nette. “Non penso si tratti di tensioni – aggiunge – ripeto che è normale avere divergenze su alcuni argomenti. Tutti i gruppi consiliari guardano al bene della città e magari c’è chi si attende risposte concrete, soprattutto da quegli alleati che hanno collegamenti istituzionali diretti con la Regione o con il governo nazionale. Non vedo fratture insanabili. Preferisco guardare alla mia attività, senza incidere su dinamiche che non riguardano la presidenza del consiglio”.
Sammito è stato il consigliere di maggioranza più votato alle amministrative dello scorso anno e ha da tempo un filo politico preferenziale con il sindaco Lucio Greco. Seppur dallo scranno della presidenza, la sua posizione comunque conta in una maggioranza che fino ad oggi non ha mai trovato una vera e propria concordia. Anche gli ingressi di inizio anno non hanno favorito una piena riabilitazione politica. Probabilmente, anche domani pomeriggio la sua posizione sarà importante. Dopo quello della scorsa settimana, è infatti in programma un nuovo vertice, fissato per il primo pomeriggio. “Io mi limito solo a chiedere la disponibilità del sindaco quando consiglieri di maggioranza o di opposizione si rivolgono a me per avere un confronto con il primo cittadino su alcuni temi – conclude – mi attengo a quello che è il mio dovere istituzionale”.