Crisi idrica, tavolo in prefettura: Di Stefano, “turni rimodulati, acqua ora a giorni alterni”

 
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Gela. Il sindaco Terenziano Di Stefano ha preso parte al tavolo in prefettura sull’emergenza idrica, punto di riferimento in questa fase dell’intera azione amministrativa. “In questo momento di grande disagio per la nostra città, la nostra priorità è l’emergenza idrica. Il nostro obiettivo principale è risolvere il disagio dei troppi cittadini che patiscono la carenza d’acqua da giorni. In questi giorni si sono susseguiti diversi incontri in Prefettura, anche alla presenza dell’assessore Filippo Franzone, l’ultimo proprio stamattina alla presenza del Presidente dell’Ati idrica, Siciliacque e Caltaqua. Al momento, la mia missione politica da primo cittadino, a pochissimi giorni dall’insediamento, non è banalmente risolvere l’emergenza e basta, è avere cura dei diritti dei cittadini che da anni, ormai, inutile negarlo, si sentono abbandonati. In questi pochissimi giorni, con l’impegno di tutti, compreso quello di Eni, abbiamo messo in esercizio il nuovo pozzo Pantanelli che consentirà di attingere ad un maggiore quantitativo di acqua e quindi, diminuire i disagi ai gelesi che è l’aspetto che mi interessa maggiormente”, ha spiegato.

A conclusione dell’incontro tenutosi oggi in prefettura, spiega ancora che “è mio dovere rassicurare la cittadinanza informandola che abbiamo rimodulato il calendario di distribuzione dell’erogazione dell’acqua . Il calendario verrà trasmesso domani e da lunedì i turni di distribuzione riprenderanno a giorni alterni scongiurando quindi l’ipotesi, innegabilmente  inaccettabile, che nelle case dei gelesi i rubinetti restino a secco per periodi indefiniti. Sappia ogni cittadino che questa battaglia, come primo impegno da sindaco, la considero prima di tutto un dovere morale, ancorché istituzionale, nei confronti di tutta la cittadinanza”.

1 commento

  1. Sperando che la rimodulazione a giorni alterni non sacrifichi la pressione di erogazione, che di fatto è l’ago della bilancia che decide chi potrà avere acqua sempre, e chi rimarrà a bocca asciutta per periodo indefinito.
    La pressione elevata e la sola cosa che garantisce una distribuzione equa ed imparziale a tutti, spero che si prosegua su questa linea.
    A mio parere, l’istallazione di manometri nei vari punti delle condotte(sopratutto negli ultimi tratti), accessibili a chiunque sarebbe un modo di autotutela del cittadino, che in modo semplice e incontestabile potrebbe fare formale denuncia in caso di malfunzionamenti.

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