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Crisi idrica, l'acqua del Ragoleto per l'irrigazione d'urgenza del Consorzio ragusano

Gela. In una delle fasi più difficili generata dalla siccità e dall’assenza di dighe efficienti sul territorio, l’acqua dell’invaso Ragoleto, per gran parte nella disponibilità della Bioraffineria Eni...

A cura di Rosario Cauchi
05 agosto 2024 16:05
Crisi idrica, l'acqua del Ragoleto per l'irrigazione d'urgenza del Consorzio ragusano - La vasca Settefarine (immagini TgR Sicilia)
La vasca Settefarine (immagini TgR Sicilia)
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Gela. In una delle fasi più difficili generata dalla siccità e dall’assenza di dighe efficienti sul territorio, l’acqua dell’invaso Ragoleto, per gran parte nella disponibilità della Bioraffineria Eni, andrà per le prossime settimane al Consorzio di bonifica 8 della Sicilia orientale (che copre la zona del ragusano), con la possibilità di prolungare fino a settembre. Lo stabiliscono due ordinanze del commissario per l’Emergenza idrica in agricoltura e zootecnia della Regione Siciliana, Dario Cartabellotta. Una decisione che vale inoltre per l’utilizzo delle risorse idriche dell’invaso Sciaguana, destinate all’irrigazione di soccorso delle aree gestite dal Consorzio di bonifica 6 Enna della Sicilia Orientale, anche per i terreni non associati e per l’utilizzo in zootecnia. Le acque del Ragoleto, destinate al Consorzio ragusano, serviranno “per l’irrigazione di soccorso, fino a 9000 mc al giorno”.

Dalla Regione fanno sapere infine che per “garantire la disponibilità per gli altri usi assicurati dall’invaso, spetterà ai rispettivi Consorzi di bonifica, a Siciliacque e, per quanto riguarda Ragoleto, alla Bioraffineria di Gela, attivare il monitoraggio dello stato dell’ittiofauna al fine di prevenire condizioni di crisi e avviare ove necessario il trasferimento; oltre a prestare collaborazione e supporto anche di tipo logistico”.

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