Gela. La decima firma alla mozione di sfiducia ha sicuramente preso di sorpresa il sindaco Lucio Greco e gli assessori, che insieme ai tecnici dei settori, ai dirigenti e al segretario generale Carolina Ferro, stanno conducendo l’attività necessaria a definire i numeri concreti dell’ente. La crisi di bilancio è il passaggio inevitabile che dovrà trovare riscontri, indipendentemente dall’esito del voto sulla sfiducia. Anche questa mattina, si è tenuto un lungo confronto tra la giunta e il segretario Ferro, che sta coordinando gli uffici finanziari. I riaccertamenti sono stati conclusi ed emergerebbe una passività inferiore a quella preventivata. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, che ieri era al tavolo con il sindaco, gli alleati e gli assessori, proprio per vagliare la questione, sta verificando i tempi degli atti di bilancio. L’intenzione sarebbe di fissare la seduta dell’assise civica per la mozione di sfiducia solo dopo il voto degli strumenti finanziari. Non è chiaro se le misure correttive possano finire sul tavolo dei consiglieri prima della scadenza ultima per la discussione della mozione. Nel corso degli incontri, il segretario Ferro ha relazionato sul lavoro svolto, che è ingente e viene condotto a ritmo serrato, forse anche oltre le aspettative. Gli uffici tecnici sono messi a dura prova. Il sindaco Lucio Greco, ieri dopo aver saputo della decima firma, ha spiegato che vuole proseguire il lavoro avviato anzitutto sugli atti finanziari, i correttivi e il Pef. Con la chiusura dei riaccertamenti, la tappa successiva dovrebbe portare al rendiconto. Si sta valutando con molta attenzione il capitolo delle variazioni di bilancio, richieste a gran voce dagli assessori. Chiaramente, tutto dovrà essere vagliato dai revisori dei conti.
La staffa della sfiducia non è un peso indifferente, ma pare che anche nel corso del tavolo odierno sia emersa l’intenzione dell’amministrazione di andare avanti per rispettare le scadenze sugli atti finanziari e poi trasmettere i correttivi ai magistrati contabili. Salvo accadimenti per ora non ipotizzabili, il sindaco dovrà comunque presentarsi in aula per la sfiducia ma gli alleati e gli assessori vogliono arrivarci con in mano i primi risultati finanziari.