Crisi economica e aziende in difficoltà, Ruvio ai candidati: "Mettere in campo soluzioni"
Gela. “In qualità di presidente dell’associazione di categoria Casartigiani del Golfo di Gela mi preme portare alla vostra cortese attenzione le difficoltà in cui versano le imprese a noi aderenti. La...

Gela. “In qualità di presidente dell’associazione di categoria Casartigiani del Golfo di Gela mi preme portare alla vostra cortese attenzione le difficoltà in cui versano le imprese a noi aderenti. La ben nota crisi che ha investito l’Italia e l’Europa, nel nostro territorio ha raggiunto livelli preoccupanti”. Lo scrive in una lettera aperta ai candidati sindaco il presidente Antonio Ruvio. “Il territorio – si legge – già duramente colpito sta subendo un ulteriore depauperamento sotto ogni punto di vista. Un tessuto sociale definitivamente disgregato, senza punti di riferimento e centri di aggregazione ma, soprattutto, toccato dall’assenza di lavoro. In molti hanno deciso di abbandonare la nostra città e coloro che sono rimasti sono costretti a fare i conti con tutte le difficoltà ben note”. “La difficoltà di trovare un posto di lavoro – aggiunge il presidente – e quindi un reddito che li renda autosufficienti, porta i giovani e i meno giovani a compiere tanti sacrifici e sentirsi frustrati spesso in modo umiliante e li porta a procrastinare la vita nella famiglia paterna, deludendoli nel loro bisogno di autonomia e di libertà di esperienza. Le istituzioni già talvolta così lontane dal paese reale, appaiono ai giovani ancora più distanti e incapaci di risolvere o solamente capire i loro problemi”.
“È per questo motivo – conclude Ruvio – che mi rivolgo a voi che andrete ad amministrare la città per i prossimi cinque anni, offrendovi uno spunto di riflessione per darci quelle soluzioni che adotterete per superare questo difficile momento. Chiediamo a chi guiderà l’amministrazione comunale nei prossimi anni di prendere atto delle enormi difficoltà di redditivita’ e competitività che stanno vivendo le nostre aziende, cercando di coniugare le esigenze di bilancio con la straordinarietà di questo momento economico.Crediamo sia importante che i pubblici amministratori sentano dalla nostra voce quali sono oggi le difficoltà di fare impresa. Le piccole imprese hanno dimensioni ed organizzazione che ovviamente privilegiano innanzitutto il valore del personale dipendente e la propria offerta di beni e servizi. Dobbiamo essere pronti ad affrontare sacrifici, certo, ma occorre un cambio di passo. Insieme dobbiamo darci alcuni obiettivi prioritari per far sì che le aziende possano resistere alla recessione, affrontare i continui cambiamenti economici per superarli e continuare ad esistere contribuendo così al benessere diffuso del territorio. Ed è proprio su queste basi che non possiamo sottrarci, non solo come rappresentanza d’impresa ma anche a nome del più generale interesse, all’impegno per far sì che il nostro territorio mantenga intatta e anzi accresca la propria competitività”.