Crisi Consorzio bonifica, dopo mesi incontro con il commissario: “Nessuna risposta concreta”

 
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Un tavolo di confronto sulla situazione del Consorzio

Gela. Mentre il governo regionale mira ad una riforma che è già stata bocciata dai sindacati e ha appena diffuso l’annuncio del piano idrico che prevede interventi anche per le dighe locali, il Consorzio di bonifica si trascina in una crisi senza vere soluzioni. Dopo la richiesta formulata diversi mesi addietro, la scorsa settimana, finalmente, si è tenuto un tavolo tra le rappresentanze sindacali, una delegazione di dipendenti del Consorzio e il commissario. Ci sono voluti oltre centottanta giorni per avere un tavolo con il commissario del Consorzio della Sicilia occidentale, nel quale ricade la struttura del territorio. Riscontri concreti però non ce ne sono stati e il segretario della Flai-Cgil Giuseppe Randazzo è piuttosto chiaro. “Dopo 183 giorni finalmente siamo stati convocati dal commissario straordinario, al quale abbiamo ribadito che solo una soluzione politica può incidere sulla situazione, oramai diventata drammatica, del Consorzio di Gela. Ma non c’è stata nessuna risposta concreta”, scrive anche sul suo profilo social. Per il sindacalista si è trattato “solo di giustificazioni burocratiche”. “Prendiamo atto che la politica ha abdicato al proprio ruolo”, aggiunge. La prossima settimana il commissario dovrebbe arrivare in città per verificare concretamente l’attuale stato della cose. Ad oggi, il Consorzio di bonifica non riesce ad assicurare i servizi necessari nelle campagne.

Il personale è ridotto e spesso deve attendere mesi prima di avere i pagamenti. Tanti agricoltori fanno fatica a sostenere le loro attività e più in generale la flessione netta del Consorzio sembra lo specchio della più generale crisi dell’intero comparto agricolo locale, strozzato peraltro dalla costante carenza idrica e da dighe mai veramente efficienti.

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