“Crediamo nell’agorà”, Arancio: “Decido io su organi partito, candidato? Prima concludere percorso”

 
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Arancio, il segretario provinciale Bufalino e il presidente Arena

Gela. “Il Pd crede nell’agorà politica e nella forza dell’alleanza che va preservata, con tutte le anime che la costituiscono”. Il commissario dem Giuseppe Arancio non fa trasparire particolari dubbi sul prosieguo del cammino che dovrà condurre alle urne delle amministrative. Sono stati i democratici, in settimana, a chiedere un termine ulteriore per valutare e proporre un proprio nome per la candidatura a sindaco. Si andrebbe ad aggiungere a quelli dell’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano (per i civici) e dell’ex parlamentare Ars e fondatore di “PeR” Miguel Donegani. Arancio non intende rompere gli equilibri. “Abbiamo massima fiducia nell’onorevole Nuccio Di Paola, al quale abbiamo dato un compito, per la scelta, sicuramente non facile – dice inoltre – sono certo che si andrà avanti con equilibrio. Non c’è fretta. So comunque che anche Di Paola vorrebbe chiudere prima possibile. Per noi, un programma condiviso e un’alleanza compatta, sono condizioni fondamentali. Se si andrà avanti uniti, ci saranno possibilità di vittoria. Se l’agorà dovesse trasformarsi in uno spezzatino, allora sarà molto più difficile”. I democratici si collocano nell’asse che ha ispirato l’agorà, proprio insieme ai pentastellati e ai civici. “Non possiamo adagiarci sul fatto che il centrodestra sia in difficoltà, almeno in questo frangente – aggiunge – hanno sempre avuto la capacità di compattarsi al momento delle competizioni elettorali. Tutti dobbiamo lavorare su precisi punti cardine nel programma per la città. Non dobbiamo dimenticare che l’ente comunale è in crisi non solo a causa del dissesto ma anche per via di un organico del tutto insufficiente numericamente”. Sa che la partita si gioca pure tra le mura amiche, proprio quelle dem. “L’assemblea cittadina? Spetta al commissario decidere quando convocare e quale organo del partito riunire. Da quando mi sono insediato – precisa – ho sempre convocato il direttivo per ogni decisione da valutare e per informare il partito sulle evoluzioni in corso. E’ il commissario che decide e non altri. Sono sempre pronto a discutere con tutti gli esponenti del partito”.

L’ex parlamentare regionale non sembra porre troppa enfasi su una possibile scelta che possa ricadere sul suo nome. “Come candidato a sindaco indicato dal Pd? So di avere la stima di chi vede in me esperienza, coerenza ed equilibrio. L’eventuale decisione del partito sul mio nome però potrà concretizzarsi solo a conclusione del percorso”, conclude.

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