Gela. Fu vittima degli estorsori, che si muovevano su indicazione dei clan. Ad un imprenditore edile locale, che nel recente passato denunciò le pressioni e le richieste di denaro che gli venivano imposte, i giudici civili del tribunale hanno riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni. Un totale di circa trecento mila euro, tra danni patrimoniali e morali. L’azione, dopo la conferma della responsabilità penale degli estorsori, era stata avviata dai legali dell’imprenditore (che per riservatezza ha scelto l’anonimato). Gli avvocati Vincenzo Ragazzi e Laura Cannizzaro, nell’arco di alcuni mesi, sono riusciti ad avere il sì dei giudici, che hanno confermato i danni patiti a seguito delle pretese e delle minacce. Sarà il fondo predisposto per le vittime di estorsione e usura a coprire l’ammontare economico definito al termine della procedura. Quella che si è conclusa con la decisione da poco emessa è una delle ultime azioni predisposte, sempre a tutela di chi si è trovato costretto a dare seguito alle pretese mafiose, pur di non subire ulteriori conseguenze.
Gli stessi legali hanno concluso altre procedure, tutte con il riconoscimento del diritto al risarcimento dei danni. Pronunce analoghe sono state ottenute anche nel caso dei familiari di chi perse la vita in passato, durante la cruenta guerra di mafia, alla fine individuato come vittima della criminalità organizzata.