Gela. La prescrizione chiude il processo a carico di sette imputati, tutti coinvolti in un’indagine partita dai finanziamenti concessi all’azienda locale Evelyn Plast.
I presunti costi gonfiati. In base alle accuse, sarebbero stati gonfiati i costi per la realizzazione di una struttura aziendale, proprio con l’obiettivo di acquisire somme ulteriori rispetto al finanziamento originario. Il giudice Ersilia Guzzetta, però, ha disposto il non doversi procedere, richiesto anche dal pubblico ministero Gesualda Perspicace. Così, si chiude il processo a carico di Giuseppe Perrotta, intanto deceduto, Nunzio Perrotta, Angelina Gianlongo, Grazia Cammalleri, Giuseppe De Gregorio, Angelo Ventura e Danilo Trainito. Nella lista degli imputati, c’era anche l’azienda. A giudizio, sono finiti responsabili e referenti dell’azienda ma anche di società che lavorarono al progetto. Le indagini non si sono limitate a valutare solo le presunte responsabilità dei vertici del gruppo imprenditoriale che controlla l’attività di trasformazione della plastica, ma si sono estese a tutte le fasi di progettazione e costruzione della struttura. Già nel corso delle indagini, i legali di difesa contestarono la ricostruzione condotta dai magistrati della procura. Davanti alla prescrizione, gli stessi legali hanno accolto quanto richiesto dal pm. Nel pool difensivo, ci sono gli avvocati Giovanna Zappulla, Vittorio Giardino, Tommaso Vespo, Salvatore Ciaramella e Gioacchino Marletta.