Costi ciclo rifiuti, nota inviata alla Srr4: Di Stefano, "fatturazione illegittima e non conforme"
Tra il modus operandi adottato per la conferma della governance di Impianti Srr, contestato dall'amministrazione, e le possibili anomalie sui costi, il clima che prevale intorno al ciclo rifiuti è tutt'altro che sereno
Gela. E' stata una settimana durante la quale si sono decisamente ampliate le distanze tra l'amministrazione comunale e le società del ciclo rifiuti, almeno per quanto concerne la governance e soprattutto i costi della raccolta differenziata e dei conferimenti nella piattaforma di Timpazzo. Sotto quest'ultimo profilo, il sindaco Terenziano Di Stefano, che ha voluto l'incontro tenutosi presso il dipartimento regionale acqua e rifiuti, va avanti senza alcuno stop tattico. “E' partita la nota con le nostre richieste – spiega – l'abbiamo indirizzata alla Srr4, che rimane il nostro interlocutore, e vedremo cosa ci risponderanno”. Il sindaco fa riferimento sia all'addizionale per il mancato raggiungimento della soglia del 65 per cento di raccolta differenziata sia al tributo speciale per i conferimenti a Timpazzo. All'esito della verifica in Regione, primo cittadino e uffici comunali sono certi che fino a oggi ci sia stata un'errata contabilizzazione da parte di Impianti Srr, la società della raccolta rifiuti che porta avanti la piattaforma di Timpazzo. A Palazzo di Città, si ritiene che siano stati pagati ammontari superiori e non dovuti. Da questo punto di vista, Di Stefano non fa passi indietro. “Un dato è certo – aggiunge – quello che stanno fatturando non è conforme. E' del tutto illegittimo. Noi siamo stati in Regione e loro no. Abbiamo verbalizzato tutto. Se poi, si sentono con gli uffici regionali per ragioni di amicizia, quello è un altro discorso”. Il sindaco appare assai netto e punta prevalentemente a ripristinare i parametri ordinari di pagamento e a ottenere ciò che il Comune non avrebbe dovuto versare. Per questa ragione, è già stata inoltrata una nota ufficiale, indirizzata alla Srr4. Subito dopo la riunione in Regione, da Impianti Srr, il manager Giovanna Picone ha fatto sapere che quanto contabilizzato è in linea con le norme in materia. “Forse, leggono le norme ma non le applicano”, conclude Di Stefano. Sulla base di quanto appurato e riferito dal sindaco, l'ente comunale non dovrebbe versare l'addizionale per il mancato raggiungimento della soglia percentuale di raccolta differenziata, perché dovrebbe essere calcolata facendo riferimento all'intero ambito e non al singolo Comune. Inoltre, il coefficiente del tributo speciale per ogni tonnellata conferita a Timpazzo non sarebbe di 12,36 euro (attualmente applicato) ma di 7,75 euro. Tra il modus operandi adottato per la conferma della governance di Impianti Srr, contestato dall'amministrazione, e le possibili anomalie sui costi, il clima che prevale intorno al ciclo rifiuti è tutt'altro che sereno.
In foto il sito di Timpazzo
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