Gela. I corsi universitari sono partiti, attraverso l’accordo con la Kore di Enna. Dovevano però essere ospitati nell’ex casa albergo di Macchitella, ora riconvertita attraverso l’uso delle compensazioni di Eni. Ad oggi, la struttura non è in uso e gli studenti devono fare di necessità virtù nello Youth center comunale. “Pur disponendo di un sito all’avanguardia – dice il segretario Cisl Emanuele Gallo – si continua ad utilizzare lo Youth Center di viale Cortemaggiore, inadeguato per le attività universitarie. Nell’inerzia degli enti competenti, per la casa albergo s’intravede il rischio del fattore tempo perché il suo mancato utilizzo potrà comportare aggiuntivi costi di manutenzione. Non è inoltre secondario il timore che l’abbandono possa favorire le solite incivili azioni vandaliche”. “Con piacere – prosegue il sindacalista – apprendiamo che l’amministrazione comunale vuole varare altri corsi di laurea e master ma se le attenzioni rivolte alle strutture disponibili sono queste allora c’è di che preoccuparsi. Per concorrere al benessere dei territori bisogna piuttosto prendere ad esempio la positiva esperienza di Enna sul decentramento universitario. Questo è un modello da replicare nelle altre aree del centro Sicilia per tentare di attenuare la mobilità degli studenti, che non possono permettersi di frequentare lontano sedi lontane dai loro luoghi di residenza. Serve agire in tale direzione per alleviare le sofferenze della nostra regione, fiaccata da desertificazione e povertà, sia educativa che economica, che peraltro registra il massiccio esodo di giovani, lasciando famiglie e imprese a soffrire di tutti i mali della crisi aggravati da emergenze infrastrutturali”.
Anche sul banco alimentare, da far partire all’ex mattatoio di via Cascino, si va a rilento, nonostante l’intesa sempre con Eni. “Dopo tre anni di lentezze burocratiche, nel maggio del 2021, Eni e Comune hanno sottoscritto un protocollo per realizzare il terzo hub del Banco Alimentare siciliano. Anche qui solo buoni propositi. I lavori all’ex mattatoio non sono mai stati avviati. Superfluo aggiungere quanto sarebbe importante una struttura del genere in un momento così difficile per la vita dei cittadini. E’ lecito chiedere come mai questi lavori non sono ancora iniziati? Sono terminate le procedure di consegna dell’immobile? Di chi sono le responsabilità? Lentezza e mancanza di risposte ci atterriscono – aggiunge Gallo – se i fondi del Pnrr saranno gestiti con queste modalità operative corriamo il serio rischio di sprecare una grande occasione per favorire ripresa economica, prosperità dei territori ed assicurare un futuro decoroso ai cittadini”. Sui finanziamenti e sui progetti l’amministrazione comunale sta cercando di garantire tutti i risultati possibili, trattandosi di un capitolo considerato prioritario.