Niscemi. Un corriere di beni archeologici origini niscemesi, Giuseppe Gagliano, 50 anni, residente a Monaco di Baviera, è stato estradato e posto ai domiciliari per ricettazione.
I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo lo hanno bloccato presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Termini Imerese.
L’arresto si inserisce nell’ambito dell’Operazione “Himera” che, a maggio del 2016, ha portato all’esecuzione di tre arresti, la denuncia di 22 persone e il sequestro di oltre400 reperti di epoca greca e romana. Le indagini del Nucleo TPC di Palermo, coordinate dalla Procura di Termini Imerese, sono state avviate nel 2014, a seguito di un intenso fenomeno di scavi clandestini presso l’area archeologica di “Himera”, a Buonfornello. Il lavoro investigativo ha permesso di far luce su una complessa rete criminale, in grado di gestire tutte le fasi del traffico illecito: dagli scavi clandestini in vari siti siciliani, all’esportazione illecita (tramite “corrieri”) in Germania dove i beni, attraverso vari espedienti che ostacolavano l’identificazione della loro provenienza delittuosa, venivano rivenduti.
Espletate le formalità dell’arresto appena giunto sul territorio nazionale, Gagliano è stato condotto a Niscemi agli arresti domiciliari a casa dell’anziana madre.