Gela. Ancora un suicidio in città. Un quarantenne bracciante agricolo si è sparato nella sua abitazione di via Timoleone. La vittima è Filippo Marchisciana.
Pare che non ce la facesse a sbarcare il lunario ed è stato gravamente toccato dalla recente morte del padre. “Correte Filippo si è sparato”.
A ritrovarlo riverso in terra, con la pistola praticamente all’altezza del petto, sono stati alcuni vicini di casa, insospettiti dal silenzio nel suo appartamento. Era immerso in un lago di sangue.
Stando alla prima ricostruzione, avrebbe premeditato la sua tragica fine. Viveva al secondo piano di un piccolo stabile di via Timoleone, sono stati i residenti ad avvertire i Carabinieri. La pistola utilizzata sarebbe stata legalmente detenuta. La salma è stata trasferita nel cimitero di contrada Farello.